Brescia, Corioni: “Tranquilli, ci salveremo”

Come una molla. Al gol del Milan il presidente schizza letteralmente dalla poltroncina e a passo di carica lascia la tribuna seguito a ruota da Gianluca Nani. Immediate partono le supposizioni, del resto giustificate da una partenza così rapida e così in anticipo sul fischio finale. Forse il Ã?«presÃ?» sta per mettere in scena l’ennesimo ribaltone della panchina. Sbagliato. Solo la consapevolezza che il gol di Robinho ha chiuso la gara, dunque tanto vale non farsi imbottigliare nel traffico.
La conferma che Iachini, in ogni caso, chiuderà  il campionato arriva mentre il presidente sta tornando a casa: Ã?«Non sono amareggiato – spiega Corioni – perchè il Brescia ha giocato una bella partita, certo si è perso, ma non vedo proprio cosa si potesse fare di piùÃ?».
Magari non girare il remake di un film visto già  troppe volte. Un film di serie B. La solita storia: il Brescia attacca, sfiora il gol-partita, subisce il gol della sconfitta in contropiede con tanto di errore (questa volta il mancato allineamento della difesa che avrebbe messo in fuorigioco Cassano) quasi sui titoli di coda e proprio per questo micidiale: Ã?«Lo so anch’io – dice Corioni – che non si dovrebbe prendere un gol in contropiede. Mai una volta però che un episodio giri a nostro favore. Nel primo tempo il Milan ha avuto sette palle-gol, noi sei. Nella ripresa noi otto e il Milan cinque. E una delle nostre occasioni da rete è stata clamorosa. Niente. Morale della favola il Milan ha sfruttato la sua occasione e ha vintoÃ?».
Ma Corioni non getta la spugna: Ã?«Non siamo retrocessi – avverte il presidente -. Ci sono ancora quattro partite da giocare. Quattro scontri non impossibili. Quattro sfide che vinceremo. Non è una fantasia. Io ci credo e non lo dico per consolarmi e non sto sognandoÃ?».
Certo sarebbe un’impresa epica vincere quattro partite di fila dopo che il Brescia, in tutto il campionato, ha fatto bottino pieno solo sette volte. Però non è impossibile. Dunque fa bene Corioni a non lasciarsi prendere dal cattivo pensiero di chiudere il campionato senza Iachini, magari con un ritorno per quattro giornate di Maifredi all’antico mestiere di allenatore.
E non serve, per ora, mangiarsi le mani per avere mancato una salvezza che, in un campionato di basso livello, non era certamente un’impresa impossibile: Ã?«Ma non è stata pronunciata ancora nessuna condanna – tuona Corioni -. Cosa penso? Solo una cosa: ci salveremoÃ?».

Fonte | di Roberto Timpini per “BresciaOggi.it”