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Costruzione dal basso sì o no: la scelta “old school” del Verona

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Hellas Verona in controtendenza rispetto alla costruzione dal basso: Silvestri è di gran lunga il portiere che effettua più lanci lunghi

Negli ultimi giorni, si sta discutendo molto sulla costruzione dal basso e di come molti allenatori – seppur in modo diverso tra di loro – ci puntino. Per quanto molti critici considerino tutto ciò una mera moda, in realtà uscire in modo pulito da dietro porta con sé tanti vantaggi. Ordina la propria squadra sul terreno di gioco e manipola il pressing avversario, attirando i rivali in avanti e creando così spazio da attaccare alle spalle. E’ un modo quindi per creare varchi ed esaltare i propri giocatori più tecnici, servendoli in modo pulito e nelle condizioni per fare danni all’avversario.

Questo stile accompagna squadre molto diverse tra di loro, come per esempio Sassuolo e Lazio: la prima fa un calcio di possesso, mentre la seconda è più diretta e verticale. Eppure, uscire in modo pulito da dietro e superare il primo pressing rivale viene considerato da Inzaghi e De Zerbi come il modo migliore per avere vantaggi offensivi.

Va però specificato come non sia certo un obbligo, poiché dipende anche dalle caratteristiche dei propri giocatori. Se una squadra, per esempio, non ha grandi saltatori e giocatori dotati fisicamente in avanti, diventa difficile lanciare lungo, poiché c’è un’ampia probabilità di perdere palla. Al contrario, se una formazione ha difensori poco dotati tecnicamente ma punte e centrocampisti bravi nei duelli aerei, ha senso optare per un gioco più diretto.

Il grafico sopra, per esempio, è molto interessante. Mostra la percentuale di lanci lunghi dai calci di rinvio. In fondo, vediamo indifferentemente squadre di bassa classifica (Genoa e Benevento), media classifica (Sampdoria e Verona) e di alta classifica (Atalanta). Rispetto ad altre formazioni, queste cercano quindi un gioco più diretto, alzando di più la palla.

Ciò non vuol dire ovviamente che abbiano un gioco offensivo poco sofisticato nella metà campo avversaria. Basti pensare all’Atalanta che, oltre a segnare tantissimi gol, ha un palleggio molto fluido e brillante, con tanta qualità nei movimenti senza palla che non danno mai punti di riferimento agli avversari. Semplicemente, sfruttando le grandi qualità fisiche di Zapata, preferisce lanciare lungo senza palleggiare da dietro.

In assoluto, dopo la “old school” Sampdoria di Ranieri, è il Verona di Juric la formazione che meno cerca di costruire dal basso (anche per la bassa qualità tecnica dei propri difensori).

Silvestri è per distacco il portiere della Serie A che lancia di più lungo su rinvio dal fondo, rinunciando quasi totalmente al gioco corto. C’è infatti una distanza di 20 punti percentuali tra l’Hellas e la squadra seconda in questa classifica (la Sampdoria).

I dati di Whoscored ci dicono anche che, dopo Provedel, Silvestri è l’estremo difensore che in assoluto effettua più lanci lunghi: quasi 23 ogni 90′ su 27.4 passaggi totali. Vuol dire che Silvestri quasi non compie passaggi corti, lanciando soprattutto lungo.

Insomma, non tutte le squadre in Serie A esasperano la costruzione dal basso. Il Verona è la formazione meno interessata a questa soluzione, preferendo anzi un gioco più diretto.

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