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Romero: «Sergio Ramos è uno dei miei idoli, Gasperini il tecnico giusto per me»
Le parole del difensore dell’Atalanta Cristian Romero alla vigilia della sfida di Champions League contro il Real Madrid
Il difensore dell’Atalanta Cristian Romero ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale della UEFA alla vigilia della sfida di Champions League contro il Real Madrid.
CHE SFIDA – «Indubbiamente il Real è un club che ha una grandissima storia. Al momento non è al massimo della forma ma noi siamo concentrati solo su noi stessi. Crediamo di poter vincere. Crediamo in noi stessi. Saranno due grandi partite. Naturalmente dovremo fare una grande prestazione per andare ai quarti di finale a spese di un avversario così forte e prestigioso. Sarà difficilissimo ma noi abbiamo fiducia nei nostri mezzi, continueremo a proporre il nostro calcio».
IDOLI – «Sergio Ramos, Matthijs de Ligt e Virgil van Dijk per me sono i tre migliori difensori in circolazione in questo momento. Seguo Ramos sin da quando ero più più giovane perché mi è sempre piaciuto guardare le partite del Real Madrid, soprattutto quando giocava contro il Barcellona perché c’era sempre Lionel Messi in campo. Sergio è indubbiamente uno dei miei idoli».
MAESTRI – «Sin dal mio arrivo in Italia al Genoa ho sempre trovato degli allenatori che mi hanno molto aiutato a migliorare tatticamente: Ivan Jurić, Cesare Prandelli e per un breve periodo anche Thiago Motta. Sono molto migliorato, ma da quando sono arrivato all’Atalanta, con Gian Piero Gasperini, imparo ogni giorno sempre qualcosa di nuovo. Mi sveglio ogni giorno con il desiderio di imparare qualcosa di nuovo perché ho un allenatore che voglio ascoltare e che penso possa aiutarmi a migliorare. Penso che quest’anno sono migliorato molto dal punto di vista tattico, ho corretto gli errori che facevo prima del mio arrivo in Serie A. Adesso penso di avere trovato una certa continuità di rendimento».
GASPERINI – «È un allenatore in grado di aiutarti a crescere come giocatore e può migliorare il tuo stile di gioco e tanti altri aspetti. Con Gasperini chiunque deve essere in grado di fare più cose. Un difensore non deve solo difendere perché con lui chiunque deve contribuire alla manovra offensiva; e quando si difende, anche i giocatori offensivi sono chiamati a dare il proprio contributo. Per questo ho capito che il mister fosse la persona giusta per la mia carriera. Dopo quattro o cinque mesi qui, posso dire di aver preso senza alcun dubbio la decisione giusta».