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Parma, contestazione dei tifosi. Ma Liverani resta, almeno per ora
Il punto in casa Parma dopo le voci sull’esonero di Fabio Liverani. La piazza è scontenta
Tanto rumore per nulla? Potremmo racchiudere così le ultime 24 ore in casa Parma. Ore concitate ma nessuna decisione drastica. Le perplessità su Fabio Liverani restano ma – almeno per il momento – il tecnico rimane attaccato alla panchina dei gialloblù. Diverse riunioni in queste ore, l’ultima andata in scena questa mattina, decisiva: Fabio Liverani rimane alla guida del Parma. La riunione prevista per stamattina ha toccato temi di mercato, si cercheranno interventi mirati, la posizione di Gervinho resta in bilico. Ora bisogna chiaramente iniziare a vincere, a fare punti, ma il calendario non aiuta perché i ducali dovranno vedersela contro l’Atalanta ma l’intenzione, almeno in queste ore, è quella di andare oltre l’esito della gara di Bergamo. Se in casa della Dea, reduce dal 5-1 sul Sassuolo, dovesse arrivare una pesante sconfitta allora le cose potrebbero cambiare. A salvare Liverani anche il pesante contratto di D’Aversa e le perplessità dell’allenatore legato da un impegno oneroso fino al 2022.
Parma, i tifosi chiedono l’esonero di Liverani e l’addio del ds Carli
Oggi Fabio Liverani ha diretto regolarmente l’allenamento a Collecchio dove ha trovato anche una piccola ‘contestazione’ da parte dei tifosi («Onorate la maglia» e «Indegni» le scritte apparse sui muri, all’entrata del centro sportivo gialloblù). Sui social i tifosi hanno chiesto la testa dell’allenatore ex Lecce, qualcuno vorrebbe le dimissioni anche da parte del direttore sportivo Marcello Carli. Ma in momenti del genere bisogna mantenere la calma. Krause ha scelto e ha deciso di concedere ancora la fiducia a Liverani ma è una fiducia a tempo. Punti alla mano, i ducali sarebbero attualmente salvi, ma sulle valutazioni del club peserà anche un attacco asfittico: appena 13 i gol segnati, il peggior risultato della Serie A in questa stagione finora. Il gioco non è stato brillante. Ora però occorre voltare pagina, occorre lottare, segnare, prendere pochi gol e salvarsi. La situazione non è compromessa ma bisogna iniziare a fare punti: 12 in 15 giornate sono troppo pochi.