2020
Hellas Verona (quasi) da Europa: cercasi Kalinic disperatamente
Quando si parla di rivelazione dell’intero anno 2020, impossibile non partire da casa Hellas Verona: ai ragazzi di Juric manca peso in attacco per aggredire la zona Europa
Hellas Verona squadra dell’anno per l’intero 2020? Perché no, la formazione di Juric è indubbiamente una lieta conferma anche in questa Serie A dopo il sorprendente campionato portato a termine lo scorso luglio.
E non c’è dubbio che il lavoro del tecnico di Spalato sia forse ancor più eccezionale nella prima parte del campionato in corso. Alle pesantissime cessioni estive si sono aggiunti un numero incredibile di infortuni che ha spesso sviluppato la fantasia di Juric nelle scelte tattiche.
Attualmente il Verona è proprio laddove aveva terminato: nono posto in classifica alle spalle delle big consolidate, Sassuolo ormai compreso a pieno titolo. Come a voler confermare quanto manchi davvero pochissimo per entrare definitivamente in lizza per un posto al sole dell’Europa.
Cosa manca per compiere l’ultimo step? Il mercato innanzitutto, con i continui appelli alla dirigenza che Juric ha espresso nelle recenti conferenze stampa. Stop alla vendita dei pezzi più pregiati, men che mai a gennaio, e innesto di almeno tre pezzi di sostanza ed esperienza.
Se l’impianto tattico e la solidità difensiva restano il fiore all’occhiello degli scaligeri, non altrettanto si può affermare per il reparto offensivo. Appena diciotto le reti all’attivo nelle prime quattordici giornate, peggio anche di Bologna, Spezia o del Torino ultimo della classe.
Pesa in particolare la presenza a singhiozzo di Kalinic, centravanti designato per sostenere il reparto. L’attaccante di mobilità e talento per molti versi ideale per il gioco proposto dal tecnico, ma troppo spesso appiedato da problemi fisici. E con quello zero alla casella reti fatte che appare un macigno insostenibile.
Non che i suoi alter ego abbiano fatto di meglio. Anche Di Carmine è piantato al palo e, con un contratto in scadenza, diventa facile ipotizzare che mezza Serie B possa muoversi a gennaio sulle sue tracce. E poi c’è Favilli, l’unico tra gli attaccanti a segnare (due volte) ma ancora troppo fragile e discontinuo per mantenere la titolarità.
Insomma, la sensazione è che non si possano chiedere ulteriori miracoli a Ivan Juric. Date un centravanti vero e affidabile a quest’uomo e il suo Hellas Verona diventerebbe davvero concorrente credibile per l’Europa.