Parma, Carli: «Liverani non è in discussione ma il bilancio non è positivo» - Calcio News 24
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2020

Parma, Carli: «Liverani non è in discussione ma il bilancio non è positivo»

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Marcello Carli, direttore sportivo del Parma, ha parlato ai microfoni di Parmalive.com: questo il suo bilancio fino a questo momento

Marcello Carli, direttore sportivo del Parma, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Parmalive.com. Queste alcune sue parole.

LIVERANI – «In discussione? Ma assolutamente no. Qui non è problema di essere in discussione o meno, il mister è una persona che lavora come me dalla mattina alla sera, conosce il modo di far crescere questa squadra. E’ in discussione come lo è chiunque nel calcio, come lo siamo tutti, come lo è chiunque fa questo lavoro. Questo è quello che penso io, poi c’è una proprietà e tutto il resto, dal direttore sportivo al magazziniere si fa un lavoro straordinario, ma che ogni giorno porta il conto. Noi dobbiamo solamente fare una cosa, ora che possiamo staccare un giorno o due, riposarci e ricaricarci. Poi dal 27 ripartiamo: andiamo al campo alle 9 e ce ne andiamo alle 7, sfruttiamo questo tempo per lavorare al massimo. Altre medicine non ce ne sono, noi dobbiamo sapere che dobbiamo fare un grande allenamento il 27, con spirito e voglia. E così il 28, il 29, il 30 e via dicendo. Questo è quello che va messo davanti a tutto, il lavoro. Cosa succederà tra venti giorni non lo sappiamo. Fabio è stata una mia scelta, me l’hanno fatta fare, non c’è motivo perché io mi spenda per proteggerlo».

LIVERANI HA QUALITÀ IMPORTANTI – «Io sono convinto che abbia qualità molto importanti, deve solo lavorare, cercare la strada più giusta per ottenere i risultati, come faccio io. Cerchiamo di diventare ancora più forti. Dobbiamo trovare l’identità e ancora non l’abbiamo. Dopo le prime tre-quattro partite eravamo in un momento di grande confusione, ed era palese: il cambio di società, il mercato non si poteva fare, giocatori fuori…il mister è stato straordinario perché non ci ha fatto pesare la situazione, e qualsiasi altro allenatore poteva fare mille discorsi. Lui non ha mai fatto pesare nulla. Poi abbiamo fatto un percorso difficile, mettendo sette-otto ragazzi e dispiace perché dopo una partita brutta come quella di Roma si era intrapresa una strada che dava segnali positivi, stavamo crescendo. Poi è arrivato questo fermo, anche se vedendo tutte le partite ci sono tanti alti e bassi da parte di tutti. Giocando ogni tre giorni siamo tutti sulla stessa barca, e molti oscillano tra alti e bassi, ma non deve essere un alibi. Dobbiamo fare meglio, punto e basta».

BILANCIO – «Il bilancio non è positivo perché abbiamo avuto delle difficoltà e lo sapevamo, ma senza starci a ripetere, dopo Roma avevamo delle sensazioni sulla squadra, ci pareva avesse cambiato tendenza. Penso alla partita di Genova, anche senza creare tantissimo, poi al pareggio di Milano contro il Milan, in una partita che stavamo vincendo. Con il Cagliari abbiamo tenuto il campo bene, vedevo crescita nella squadra. Nelle ultime due partite, al di là di giocare con la Juve e tutto il resto, c’è stato un rallentamento e questo non va bene. Ne prendiamo atto e sappiamo che dovevamo fare di più».

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