2020
Sassuolo, il 2° posto, la sofferenza col Benevento e il grande interrogativo
Grande sofferenza per il Sassuolo ma vittoria da grande squadra per i neroverdi contro il Benevento. Il punto tra presente e futuro
Trenta tiri a cinque ma le statistiche non dicono sempre la verità («Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media» diceva Bukowski). Raccontano semmai di un dominio del gioco ma il calcio, signori, è una beffa e il Benevento in questo caso è stato beffato dal Sassuolo. Sì, perché i neroverdi hanno effettuato solo 5 tiri in porta nell’anticipo del venerdì contro la squadra di Pippo Inzaghi ma ha portato a casa i 3 punti. Prova cinica, da grande squadra. Le grandi squadre sono quelle che sanno soffrire, che sanno costruire le vittorie su un singolo episodio e il Sassuolo lo ha fatto. Vantaggio dopo 8 minuti grazie al rigore di Berardi e tutti in trincea – specie nel secondo tempo dopo l’espulsione ad Haraslin – sperando nei miracoli di Sant’Andrea Consigli, puntualmente avvenuti. Almeno 4 interventi decisivi del Portierone neroverde, tornato in versione super, e una traversa di Iago Falque che ancora trema. Il Benevento avrebbe meritato almeno il pareggio, probabilmente la vittoria, ma De Zerbi ha tirato un bello scherzetto alla sua ex squadra.
Il Sassuolo e il grande interrogativo
«Dobbiamo dare un grande valore a questa vittoria. Siamo felici, è una vittoria importante che ci dà fiducia. E’ una vittoria importante perché è venuta soffrendo, siamo stati capaci di soffrire e in passato secondo me è mancata qualche volta questa forza e per fare una grande annata servono anche delle vittorie così» dirà Manuel Locatelli nel post-partita. Grande maturità da parte del centrocampista classe ’98, che ha raccontato molto bene la sfida e anche il momento. Il Sassuolo è Caputo-dipendente (pesa anche l’assenza del suo sostituto Defrel che avrebbe potuto dare una svolta alla sua stagione ma è fermo per infortunio) ma sta riuscendo a fare a meno – con le unghie e con i denti – del suo centravanti. Lo scorso anno i neroverdi probabilmente non avrebbero vinto questo tipo di sfide. Per la quinta volta nelle ultime sei gare il Sassuolo ha saputo mantenere la porta inviolata. Ora sono meno brillanti, Boga non è ancora al 100%, così come Djuricic, Raspadori e lo stesso Berardi. Ma questi – in prospettiva futura – sono dei segnali importanti che fanno ben sperare. Se i neroverdi hanno 22 punti, saranno secondi almeno per un’altra notte e non sono ancora brillanti, cosa accadrà quando De Zerbi avrà tutti gli uomini a disposizione e nuovamente in piena forma?