2020
Quagliarella: «Il 2020 è stato un anno b******o. Vi racconto un aneddoto su Maradona»
Fabio Quagliarella ha parlato in una lunga intervista sulle pagine della Gazzetta dello Sport: queste le parole dell’attaccante della Sampdoria
Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria, traccia un bilancio della sua carriera nel ricordo di Diego Armando Maradona e in vista del match contro il Napoli. Le dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport.
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ROSSI – «Passatemi il termine, ma questo 2020 è stato un anno proprio bastardo, che ha sconvolto l’umanità. Quando se ne va anche un giocatore come Pablito Rossi, entrato nella storia e che ha reso orgoglioso tutti gli italiani. Spero che finisca presto».
GOL ALLA MARADONA – «Ti racconto un episodio. Era la mia prima gara al San Paolo con la maglia del Napoli, contro il Livorno. Colpisco il pallone da centrocampo e prendo la traversa. Credimi: nell’attimo in cui, colpito il legno, ho percepito che non era gol, perché la palla è caduta sulla linea di porta, mi è venuto in mente Maradona. Come in un flash, ho pensato: “L’ultimo che ha tirato da qui in porta era un giocatore con i capelli ricci e il dieci sulla schiena”. Ho sempre detto negli anni successivi che avrei barattato i miei undici gol di quella stagione con quella rete da centrocampo. E alla domanda: “Quanti gol hai fatto a Napoli?”, avrei risposto: “Uno. Da centrocampo”. Sarebbe bastato ed avanzato».
MARADONA – «Per noi napoletani d’Italia e del mondo è tutto. In queste settimane ho letto e sentito tante cose su Diego. Ciò che più mi ha affascinato è stato leggere i racconti di chi è stato a contatto con lui e gli ha giocato al fianco. Era un buono, che ti aiutava sempre in campo e fuori. Lascia un vuoto enorme non solo in chi amava il calcio. Già osservando il modo in cui toccava la palla, capisci chi era. Di fronte a uno come lui, io che gioco al calcio, sono un dilettante. Lui era la massima espressione di questo sport».