2020
Maradona senza pace, l’infermiera: «Cadde e batté la testa ma nessuno lo ha curato»
Non c’è pace per Diego Armando Maradona: continuano le lite e le accuse reciproche per la morte dell’argentino. Le parole dell’infermiera
Non c’è pace per Diego Armando Maradona. A meno di una settimana dalla morte, continuano le accuse tra le figlie, le infermiere i medici e le persone che erano state vicine al Pibe de Oro. A iniziare dall’infermiera Gisela che tramite l’avvocato ha detto: «La mia cliente dice che Maradona era caduto e aveva battuto la testa una settimana prima della morte, ma nessuno gli ha mai fatto nemmeno una tac… ». Le fa eco la psicologa Agustina Cosachov: «Di sicuro c’erano sintomi d’astinenza e io avevo consigliato di monitorarlo h24, ma inutilmente…».
Di sicuro, qualcuno ha mentito. L’infermiera Gisela Madrid l’ha ammesso dicendosi costretta, ora che c’è un’inchiesta per omicidio, e va giù durissima su Luque (medico di Maradona) che avrebbe tentato d’incolparla e che pure lui si presenta ai giudici. «Maradona è stato assistito per le sue dipendenze — rivela Gisela —, ma ci s’è dimenticati del suo cuore»: che batteva a 115 battiti al minuto, almeno 35 di troppo per un malato di coronarie. L’infermiera è stata chiamata al capezzale dieci giorni prima della morte, racconta, ma Diego l’ha licenziata quasi subito: sarebbe rimasta perché gliel’han chiesto i parenti, «ma stavo sempre sulla porta e controllavo solo che gli dessero le medicine». Il suo stupore, quando Maradona cadde nella villa di Tigre: «Ha battuto la testa sulla destra, il lato opposto a dov’era stato operato. Non un colpo forte. Però è rimasto tre giorni così, da solo. Rintanato. Non guardava nemmeno la tv. Nessuno che lo visitasse, l’aiutasse, gli facesse una risonanza magnetica. Nessuno che avvertisse la clinica Olivos. Lui non era in grado di decidere, ma sarebbe potuto andare nell’ospedale più lussuoso del mondo. Non fosse rimasto in quel luogo, inadatto, probabilmente non sarebbe morto».
Tutti contro il medico Luque difeso solo dall’amico avvocato Morla. È un puzzle complicato: le figlie di Maradona, Dalma, Giannina e Jana hanno già chiesto la sua incriminazione; le sorelle di Diego, Claudia Nora, Ana Estela, Maria Rosa e Rita, ce l’hanno invece con le tante donne una volta amate e invece tutte assenti nel momento cruciale.
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