2020
Roma, Fonseca: «Il calcio italiano mi ha fatto capire l’Inter del Triplete. Con la Lazio…»
Paulo Fonseca racconta il suo anno e mezzo in Italia, alla guida della Roma. Ecco le dichiarazioni del tecnico portoghese
Paulo Fonseca parla del suo approccio con il calcio italiano e dice la sua su Tiago Pinto e i derby con la Lazio. Le sue parole a Quarantena da Bola.
CALCIO ITALIANO – «Abbiamo un’immagine del calcio italiano come un calcio molto tattico ed è la realtà. Ogni partita è una storia diversa, tutti i club cambiano modulo e sono molto ben organizzati difensivamente. Ora che sono qui comincio a capire quale fosse il modo di giocare di quell’Inter e la predisposizione ai momenti difensivi e al rigore tattico. Questo mi aiuta a capire come l’Inter di Mourinho abbia vinto. Sono sempre stato ossessionato dal possesso palla, qui ho imparato ad apprezzare altri momenti come la transizione offensiva».
VAR – «Ha portato più verità ai risultati. Si parla dei due centimetri, ma quando è fuorigioco è fuorigioco. Ci sono tante situazioni che possono influenzare il risultato finale, che con il VAR sono scomparse completamente. Una preoccupazione di adesso degli allenatori è capire il criterio dei falli di mano per i calci di rigore. Penso che per chi ha giocato e ha esperienza in campo è difficile capire alcune regole che sono state create».
TIAGO PINTO – «Per me la figura del direttore sportivo è fondamentale. Non ho avuto ancora il privilegio di parlare con Tiago Pinto, di parlare con lui ma sono ovviamente contento. Ma ho soprattutto capito che è un grande professionista, in tanti me lo hanno confermato, tante persone che hanno lavorato con lui ne danno un giudizio positivo. Sono felice che sarà alla Roma e penso che il presidente e i nuovi proprietari abbiano preso una decisione giusta nel momento in cui è stato scelto. È fondamentale che le persone che lavorano con noi siano preparate, così da poter discutere apertamente di quello che è di interesse comune. Con Tiago faremo grandi discussioni. Ovviamente la decisione finale è sempre la mia».
DERBY CON LA LAZIO – «La prima volta non abbiamo fatto una grande partita e penso che loro meritassero di più del pareggio. Al contrario del ritorno, quando invece eravamo noi a meritare la vittoria. Preparare un derby per me è la stessa cosa che preparare una partita con Napoli o Sassuolo. Quello che cambia è come lo vivono le persone all’esterno del centro sportivo e anche i giocatori lo sentono».