2020
Messi e i suoi turbamenti: se la testa non va, le gambe non girano…
La mancata convocazione di Messi per la sfida di Champions League a Kiev è solo l’ultimo segnale di una condizione mentale e fisica mai così deficitaria
C’è non poca preoccupazione tra i tifosi blaugrana per quel che è, e soprattutto quel che sarà, la situazione di Leo Messi. Il fuoriclasse argentino sta toccando probabilmente i momenti più bassi nel suo rapporto con il Barcellona, ma anche dal punto di vista dello stress atletico e mentale.
L’ultimo campanello d’allarme è la decisione di Ronald Koeman di evitargli la trasferta di Kiev in Champions League. Destino in comune con Frenkie De Jong che il tecnico olandese ha spiegato in conferenza stampa con un laconico “Hanno bisogno di riposo”.
Per carità, mossa lecita e ampiamente giustificata da una situazione del girone più che tranquilla. Ma in un certo senso anche decisione “storica” se consideriamo che Messi, al pari di Cristiano Ronaldo, è uno di quei campioni che vuole giocare sempre e comunque. L’ultima gara saltata in Champions risale allo scorso anno e alla trasferta con l’Inter, a qualificazione ampiamente acquisita. E per trovare un’altra assenza bisognerebbe addirittura risalire ai tempi di Guardiola…
Insomma un evento più unico che raro a far coppia con il momento estremamente delicato della Pulce. A livello di tranquillità e fiducia, la “guerra” intrapresa da mesi con il club sta consumando lentamente le energie. Le dimissioni di Bartomeu e la grande prestazione contro la Juventus sembravano poter essere un piccolo segnale di rinascita. Invece così non è stato, acuendo quella sindrome da capro espiatorio ben espressa nelle recenti parole al rientro dall’Argentina.
E se la testa non funziona a dovere, le gambe non possono girare al massimo delle potenzialità. Lo sa bene qualsiasi sportivo a qualunque livello di competizione. Figuriamoci oltretutto con la tremenda pressione di un contratto in scadenza a e di un futuro ancora tutto da scrivere.
Inevitabile che le performance di Messi non siano state sin qui ai livelli abituali. Nella sconfitta contro l’Atletico Madrid l’argentino è stato incredibilmente impreciso e confusionario. E la sola rete realizzata su azione sin qui in stagione, al Betis, è ulteriore dimostrazione di un rendimento con molte ombre e poche luci. La sensazione è che mai come ora il fuoriclasse argentino abbia bisogno di cambiare aria…