2020
Lega Pro, Ghirelli: «Governo? La situazione è preoccupante»
Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha parlato della situazione che stanno vivendo le società, lanciando un appello al Governo
Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha commentato la situazione delle società in tempi di Coronavirus e ha lanciato un appello al Governo durante un intervento a TMW Radio.
«In mezzo al mare ci sono parecchi iceberg, c’è una situazione del paese di preoccupazione sull’esistenza, sul lavoro e sulla prospettiva. Ci sono aziende, fabbriche, scuole, settori commerciali, cinema, teatri che stanno soffrendo, e non è facile… Avremmo bisogno di un aiuto che anche dal punto di vista finanziario non costa molto allo Stato: da febbraio e marzo le nostre società sostanzialmente non ricevono un euro, visto che gli stadi sono chiusi e gli sponsor non solo hanno difficoltà ad arrivare, ma anche a rispettare gli impegni presi sui contratti di sponsorizzazione. I costi del protocollo sanitario poi sono aumentati enormemente: dai tamponi agli esami fino ai trasporti arrivando all’hotel, che a volte va prorogato per un giorno in più. I ricavi non ci sono e i costi sono o rimasti invariati o aumentati, e questo è un problema serissimo: il rischio è che nel giro di un mese o due molte società possano andare in default. Sono stati fatti spostamenti del fisco ma non è sufficiente: anzi, per certi aspetti la concentrazione spostata alla data del pagamento rischia di determinare un flop perché le risorse non ci sono. C’è bisogno di rateizzare sul lungo periodo e visto che per la prima volta siamo stati paragonati a piccola-media impresa e produzione industriale, dev’esserci una garanzia centrale. Un’altra urgenza che abbiamo è che si faccia il decreto attuativo per il credito d’imposta che abbiamo visto riconosciuto. Abbiamo bisogno che questo decreto esca dal Ministero dell’Economia ed entri in funzione. Questi sono problemi che riguardano noi, la pallavolo, la pallacanestro e tutti quelli che stanno nella faglia tra professionisti e dilettanti».