2009
Lecce, Bertolacci: “Pronto per tornare alla Roma”
Andrea Bertolacci, ci racconti questa domenica speciale. Ã?«E’ stato fantastico. Ho ancora beÃ?Âne in mente il mio primo gol in seÃ?Ârie A, il 20 febbraio alla Juventus. E adesso anche il 3 aprile è una data che resterà scolpita nella mia menÃ?Âte. La prima doppietta che ha deciÃ?Âso un incontro difficile come quello contro l’UdineseÃ?».
Ha dimostrato di avere una certa confidenza con il gol.
Ã?«Anche negli Allievi e in PrimaÃ?Âvera segnavo parecchio. Giocavo mezz’ala sinistra e mi spingevo in avanti. Come faccio ora nel Lecce. Domenica nel primo tempo ho fatto il trequartista, poi il centrocampiÃ?Âsta. Mi piace fare tutte e due le fasi e arrivare al tiroÃ?».
De Canio le sta dando fiducia, a venti anni è titolare.
Ã?«Sì, ho trovato spazio. Domenica l’ho abbracciato, è stata una gioia immensa. Avevo sbagliato la prima occasione, ero molto rammaricatoÃ?».
Ci racconti i suoi gol.
Ã?«Il primo ho visto in contropiede Olivera, con un colpo di tacco ho aperto per Di Michele e poi sono anÃ?Âdato al tiro. Ho costruito l’azione e l’ho conclusa. L’azione del secondo gol invece è cominciata con un falÃ?Âlo laterale, Jeda è andato sul fondo, ho visto il movimento di Di MicheÃ?Âle a uscire e io mi sono inserito. CreÃ?Âdo di avere un buon tiro, se ho l’opÃ?Âportunità provo a calciare in portaÃ?».
Da due anni a Lecce, la sua creÃ?Âscita è stata sorprendente.
Negli ultimi tempi ho trovato più spazio. So che la vita offre delle ocÃ?Âcasioni che bisogna cogliere al volo. Ora devo dimostrare di essere alÃ?Âl’altezza, con umiltà , voglia, deterÃ?Âminazione. So che devo migliorare molto. Nel colpo di testa e nella raÃ?Âpidità ,Ã? peresempioÃ?».
A venti anni è arrivato il momenÃ?Âto di decidere il suo futuro. Il conÃ?Âtratto con la Roma scade tra due anni, si sente pronto per tornare?
Ã?«Ho compiuto venti anni a gennaÃ?Âio, mi affido ad Alessandro (Lucci, ndr), il mio procuratore, valutereÃ?Âmo insieme quello che c’è da fare, senza fretta. Lui è come un padre, il rapporto va al di là dell’aspetto proÃ?Âfessionale. Da romano e romanista spero di tornare alla Roma, se potrò essere protagonista. Spero di tornaÃ?Âre per avere le mie chanceÃ?».
Intanto ha conquistato Lecce.
Ã?«I tifosi mi vogliono bene, mi conÃ?Âsiderano uno di loro. Qui sono feliÃ?Âce, questa piazza mi sta regalando grandi emozioni. Spero di contribuiÃ?Âre con i miei gol alla salvezza, il noÃ?Âstro grande obiettivoÃ?».
Domenica aveva fatto un favore alla Roma fermando l’Udinese, peÃ?Ârò la sera all’Olimpico…
Ã?«Sì, sembrava una giornata favoÃ?Ârevole alla mia Roma. Contro la JuÃ?Âventus sono stati sfortunati, nel priÃ?ÂmoÃ? tempo potevano andare in vanÃ?Âtaggio, Storari ha fatto il fenomeno. La Roma non deve mollare perchè può ancora centrare l’obiettivo delÃ?Âla Champions LeagueÃ?».
Ha qualche consiglio da dare per fermare l’Udinese?
Ã?«Se la Roma gioca da Roma è difÃ?Âficile batterla. Lo ha dimostrato anÃ?Âche a Lecce. Sabato può battere l’Udinese. Ma io non ho visto una squadra stanca, domenica siamo stati bravi noi. Abbiamo giocato con voglia, avevamo “fame”Ã?».
Sta seguendo le vicende societaÃ?Ârie della Roma? E’ in arrivo un nuoÃ?Âvo proprietario americano.
Ã?«Se questa è la soluzione migliore per il bene della Roma sono contenÃ?Âto, soprattutto per i tifosiÃ?».
Ci racconti le sue origini romane.
Ã?«Sono di Spinaceto. Mio padre FaÃ?Âbio è pilota di off-shore, è campione del mondo e campione italiano nelÃ?Âla classe 3 litri. Da tempo non è più solo un hobby. Lo vedo poco, freÃ?Âquenta le migliori località balneari. Si è laureato campione del mondo a settembre, in CorsicaÃ?».
Condivide la passione di suo paÃ?Âdi dre?
Ã?«Non più. Ero molto appassionato anche io, da piccolo, fino a otto anÃ?Âni andavo sempre con lui. Poi una volta quando il motoscafo volava a centosessanta chilometri all’ora l’ho bloccato e da allora non l’ho più seÃ?Âguito e non sono più salito su una barca. Si rischia la vita ed ero molÃ?Âto preoccupato. Quando ho cominÃ?Âciato a giocare, mia madre in tribuÃ?Âna, prima che cominciasse la partiÃ?Âta, mi faceva segno che a mio padre era andato tutto beneÃ?».
Quando è entrato il calcio nella sua vita?
Ã?«A otto anni. Ho cominciato nelÃ?Âl’Eurolimpia. Un anno al Divino Amore e poi mi ha preso la Roma sotto età . Mi allenavo con i più granÃ?Âdi Ã?».
Quali sono stati i suoi punti di riÃ?Âferimento da calciatore?
Ã?«Sin da piccolo mi piacevano GerÃ?Ârard e Lampard, centrocampisti che fanno entrambe le fasi e fanno golÃ?».
Con Spalletti ha sfiorato l’esordio a 17 anni.
Ã?«Sono andati diverse volte in panÃ?Âchina e quando toccava a me mi soÃ?Âno infortunatoÃ?».
A Lecce è diventato calciatore di serie A Ã?«C’è un gruppo molto unito, è la nostra forza. Siamo molti romani, Di Michele, Corvia, Coppola, RosaÃ?Âti, Sini. Noi single stiamo sempre inÃ?Âsieme. A Lecce si vive bene, abito in centro, a piazza Mazzini. Adoro il mare, ho trascorso il giorno di ripoÃ?Âso a Porto Cesareo, è già estateÃ?».
Il suo felice momento sarà preÃ?Âmiato con la convocazione nell’UnÃ?Âder 21.
Ã?«Sono stato messo in preallarme, la prossima c’è un’amichevole. E’ un bel traguardoÃ?».
Francesco Totti è cresciuto nel settore giovanile come lei. Un esempio per i ragazzi che vengono dal vivaio.
Ricordo che in allenamento restaÃ?Âvo stupito da quello che riusciva a fare, giocate impossibili con la masÃ?Âsima semplicità . E’ di un altro piaÃ?Âneta. Ha voglia, può ancora giocare a lungo ad alti livelliÃ?».
Si sente di assomigliare più a De Rossi o Aquilani, due cresciuti nel vivaio della Roma come lei?
Ã?« Più Aquilani. De Rossi gioca prevalentemente da vertice basso, Alberto è mezz’ala o trequartista come me. La mia caratteristica principale è quella di essere manciÃ?Âno Ã?».
Per finire: cosa si augura in queÃ?Âsto finale di campionato?
Ã?«La salvezza del Lecce e la ChamÃ?Âpions League per la Roma. E lo scuÃ?Âdetto al Milan. Da bambino ero tifoÃ?Âso rossonero perchè ero pazzo di Baggio, mi ero fatto crescere il coÃ?Âdino come lui. Poi mio padre mi convinse a diventare della Roma…Ã?».
Fonte | di G.D’Ubaldo per “Il Corriere dello Sport”