Sciolto con la lingua e pronto a saltare gli ostacoli. E’ un Ballardini sempre più dentro il Genoa, l’anima della città , i sentimenti della gente. Nella conferenza del sabato, è lui che fa girare la ruota degli argomenti. Soffermandosi qua e là . Punto uno, Milanetto. “Si è allenato a parte in settimana, valgono le sue sensazioni: il controllo ha dato esito positivo. Se sta bene, è a disposizione. E se venisse convocato, correrebbe il rischio di qualsiasi altro compagno”. Punto due, Rafinha. “Ha giocato altre volte in mezzo. Al fianco di Milanetto a Bologna e pure in altre gare. E’ portato a ricoprire più ruoli, capisce il calcio in un modo naturale”. Punto tre, i nazionali. “Solo Kaladze è rientrato un po’ affaticato. Ha giocato due incontri, valuteremo il da farsi. Per Criscito, Eduardo e Paloschi non ci sono problemi. In attacco, a parte Destro, ne ho quattro e ne giocano due”. Punto quattro, Antonelli. “Sta sempre meglio. Non è ancora al top, ma la gamba inizia a girare. Sono contento di vederlo così. Per noi è un’alternativa di cui tenere conto in questo finale”. Punto cinque, un bilancio. “Come fa a non piacere Genova? La città , il clima, il mare, le colline, le montagne, le persone, le influenze. Anche i miei predecessori hanno provato queste emozioni. Si rimane affascinati, legati, grati a Genova. Ma soprattutto alla sua gente”. Punto sei, don Gallo e Vasco Rossi. “Li ho visti in tv, è stata una serata meravigliosa. Il don dice cose con una semplicità , sensibilità , profondità  straordinarie. E’ un grande uomo. Sono dei geni simili, lui e Vasco Rossi. Lui no, non lo conosco”. Punto sette, la quota. “Arrivare al più presto ai 40 punti, vuole dire raggiungere serenità . I giocatori lo sanno e faranno di tutto per archiviare quanto prima la salvezza. Ci aspetta una partita insidiosa”. Punto otto, il Cagliari. “Anche senza Conti, occorre essere bravi, attenti, corti, aggressivi. Nainggolan ha giostrato in regia altre volte. E’ una squadra votata al gioco, alla corsa. Mi piace molto. Se concediamo spazi, con il fraseggio, gli inserimenti, tengono palla e sono imprevedibili in attacco. Poi ha terzini che spingono”. Punto nove, Acquafresca. “Nella stagione in cui l’ho avuto, segnò 11 gol. Ha testa e qualità , ha tutto per diventare, se non il più forte, uno dei più forti attaccanti del calcio italiano. Non dimentichiamoci che è un ’87. Eventuali difficoltà  incontrate, sono servite a temprarlo”.

Fonte | Genoacfc.it