Conferenza stampa Conte: «Abbiamo l'obbligo di essere protagonisti. Su Vidal e Hakimi...» - Calcio News 24
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Conferenza stampa Conte: «Abbiamo l’obbligo di essere protagonisti. Su Vidal e Hakimi…»

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Conferenza stampa Conte: le parole del tecnico dell’Inter alla vigilia della sfida contro la Fiorentina. Le sue parole

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina. Queste le parole del tecnico nerazzurro riportate da Fcinternews.it, che torna a parlare per la prima volta dopo la finale di Europa League. 

OBIETTIVO – «Abbiamo sicuramente lavorato molto bene e sono soddisfatto per queste tre settimane che abbiamo avuto per preparare la stagione. Siamo state una delle ultime squadre a finire, in queste settimane abbiamo lavorato bene e sono molto soddisfatto di attitudine e voglia mostrate dai calciatori. Siamo pronti a iniziare questo campionato, sicuramente è un campionato difficile per tanti aspetti. Sia per come abbiamo finito che per come stiamo iniziando, ci auguriamo tutti che si possa migliorare. Per quel che riguarda le ambizioni devono essere di confermare la credibilità guadagnata l’anno scorso a livello nazionale e internazionale, visto che siamo arrivati in finale di Europa League, cercando di fare sempre del nostro meglio».

GAP CON LA JUVE – «Se parliamo di esperienza Vidal e Kolarov sono giocatori che possono portarla. Hakimi ha 21 anni e ha intrapreso una carriera che sarà sicuramente importante. In totale accordo con il club abbiamo valutato e scelto una strategia sempre tenendo conto di quello che ha detto la proprietà, della situazione particolare che stanno attraversando tutti i club. Come ha detto Marotta stiamo cercando di cogliere delle opportunità tenendo conto di quel che ci ha detto la proprietà. Stiamo lavorando in totale sintonia, sapendo che vogliamo consolidare la credibilità conquistata. L’anno scorso l’Inter ha totalizzato 82 punti in A, abbiamo raggiunto diversi risultati che dimostrano una credibilità ritrovata. Questo ci deve dare forza e coraggio, ci deve far capire che la strada intrapresa è giusta. C’è un percorso e durante il percorso si fa fronte anche a situazioni particolari come la pandemia. Stiamo attuando una strategia accettata da tutti, cercando di fare il bene dell’Inter».

INCOMPRENSIONI – «Sinceramente non parlerei di incomprensioni tra di noi. Io parlerei di confronti, ci sono state delle vedute, a volte diverse. Ma penso che in tutte le buone famiglie è giusto che ognuno esponga le proprie ragioni. Giuste o sbagliate». 

PERCORSO DI CRESCITA – «L’anno scorso abbiamo iniziato un percorso. Tutti quanti insieme. E’ giusto che si cerchi di migliorare sempre. Da parte di tutti quanti noi, c’è la volontà di cercare di migliorarci in tutti i settori. E sono molto contento di questo. Abbiamo tutti l’obiettivo di fare il bene dell’Inter. E sono molto contento perché stiamo proseguendo un percorso. Rimaniamo tutti insieme, affrontando le problematiche ma con la consapevolezza di voler fare sempre il bene dell’Inter».

GIOCATORI – «Eriksen? Tutti i calciatori presenti sono valore aggiunto. Iniziando da Eriksen per finire a Lorenzo Pirola, che è il più giovane. Tutti possono portare valore aggiunto. E sono molto contento di avere questo tipo di calciatori. Che sono anche ottimi ragazzi. Tutti i miei calciatori sono pronti. Ripeto, a partire da Samir Handanovic, che è il nostro capitano, fino al più giovane, che è Pirola».

VIDAL – «Sta bene è arrivato in buone condizioni fisiche, tatticamente è un calciatore che ha giocato con me ma stiamo facendo cose nuove rispetto al passato, si sta inserendo bene, è molto intelligente, ha grande mentalità può fare tutto».

SCUDETTO – «Diventa sempre difficile fare pronostici o dare percentuali. L’anno scorso mi avete chiesto il motivo per cui avevo sposato il progetto Inter e ho risposto che per me era importante sentire di avere anche solo pochissime possibilità di poter vincere. Avevo ragione perché alla fine siamo stati protagonisti in tutte le competizioni, eliminati in semifinale di Coppa Italia, in finale di Europa League e secondi in A. Le mie sensazioni erano giuste, poi vince una, però questo non deve oscurare il percorso fatto».

OBBLIGO DI VINCERE – «Nessuna squadra ha l’obbligo di vittoria, nessun allenatore può assicurare al proprio club il 100% di possibilità di vittoria. Penso che squadre come l’Inter abbiano l’obbligo di essere protagoniste, quindi essere competitive fino alla fine. Anche la fortuna conta. Penso in finale di Europa League, penso all’occasione di Lukaku e poi all’autogol. A volte c’è anche un pizzico di fortuna e sfortuna. Quindi penso che l’obbligo non ce l’abbia nessuno, l’obbligo è essere protagonisti».

FIORENTINA – «Sono contento che si inizi a parlare di calcio e della partita che affronteremo. Troviamo una squadra forte, che ha operato molto bene sul mercato, confermando un allenatore molto bravo e preparato. Una partita in cui dovremo fare grande attenzione».

HAKIMI – «Hakimi è un calciatore che ha delle potenzialità veramente importanti, è inevitabile che come per tutti i nuovi arrivi ci voglia un po’ di tempo per entrare in determinati meccanismi. Non dimenticate che siamo organizzati offensivamente e difensivamente. C’è da lavorare ma ha già mostrato le sue potenzialità. In questa prima parte della stagione sarà importante lavorare sotto tutti gli aspetti con lui e i nuovi arrivati per migliorare. Abbiamo tre partite in dieci giorni, alcune le giocherà, altre entrerà dopo. Non voglio dare vantaggi agli avversari».

PIRLO – «Sinceramente, quello che posso dire è che ho grande affetto per Andrea. Professionista e uomo. Persona top in entrambi gli ambiti. Per il resto, saremo avversari. L’unica cosa è che mi fa pensare che il tempo sta passando per me. Ma sono felice per Andrea».

PERISIC – «Perisic? Grandissima esperienza al Bayern. Ora è tornato, con grande volontà e voglia di giocare nell’Inter. Vuole darci una mano e sono contento che lui abbia questa voglia. Quando c’è questa voglia e questo entusiasmo, diventa più facile per me».

KANTE – «Se insisterò per Kante come per Lukaku? Sono cambiati i tempi, sono cambiate tante cose. Romelu era importante ma non solo per me, era importante per Marotta, per Ausilio. E abbiamo convinto il presidente. Operazioni così danno credibilità».

MERCATO – «Di mercato ha parlato molto il direttore. Sappiamo qual è la strategia, sappiamo cosa ci è stato detto dalla proprietà. Siamo tutti uniti, abbiamo sposato tutti questo progetto. Quando si è chiari così, alla fine non si può far altro che trovare giovamento. Sappiamo qual è la situazione sul mercato. Siamo tutti uniti e coesi».

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