Napoli, De Laurentiis: «Diamo tempo a Osimhen. Stadi chiusi? Una str***ata» - Calcio News 24
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2020

Napoli, De Laurentiis: «Diamo tempo a Osimhen. Stadi chiusi? Una str***ata»

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Aurelio De Laurentiis ha fatto il punto della situazione in casa Napoli: le dichiarazioni del presidente azzurro

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss durante il ritiro di Castel di Sangro.

MAGLIE – «Abbiamo montato 3-4 negozi del Napoli dove dal 27 presenteremo le prime nuove maglie. Io vi ho seguito per le vostre lamentele, a parte che se uno non si lamenta non può essere tifoso del Napoli, è giusto che vi lamentiate. Dal punto di vista estetico, dispiace doverlo far notare, su questi colori che abbiamo scelto insieme ai designer di Kappa, abbiamo stabilito che il colore rosso, non per fare assist alla Lete, era quello che avrebbe risaltato di più, creando una corretta contaminazione di colori insieme a quello che c’era nel retromaglia riguardo il caffè Kimbo».

GATTUSO – «Grazie a Gattuso, qui non si fanno sconti a nessuno, per esprimere questo spirito di appartenenza bisogna dare tutto, non bisogna essere a semi riposo come è successo nel recente passato».

TIFOSI SUGLI SPALTI – «Mi auguro sia una grande apertura, poi quando verrà ne parleremo con Gravina. Qui ci stiamo muovendo molto male a livello nazionale, il problema è che se io fossi stato nel governo avrei preteso che in entrata non doveva venire nessuno straniero, in uscita non doveva uscire nessun italiano. Ci lamentiamo che tutti vanno a stronzeggiare alla Maldive, Dubai, quando noi abbiamo le zone più belle del mondo che molto ignorantemente non conoscono. I soldi li dobbiamo lasciare a casa nostra».

OSIMHEN – «È stato sette mesi fermo, deve conoscere il calcio italiano, bisogna dargli tempo e spazio. Prego i tifosi di supportarlo invece di sopportarlo, cosi arriverà l’aiuto che lo farà crescere ed inserire in un contesto dove Gattuso non farà sconti a nessuno. Ogni tanto vedo che Gazzetta e Corriere parlano di 47 milioni. Dove escono certi compensi? Devo prendere l’abitudine di pubblicare i contratti, potrei metterli sul sito. In Germania, dove sono molto seri, si parla sempre di compensi lordi».

SERIE A – «Abbiamo anche un’Inter che si è rafforzata, la Roma con una nuova proprietà, la Fiorentina al secondo anno cercherà di fare meglio, ma è inutile che spendiamo soldi e ci rafforziamo se poi ci fanno giocare a porte chiuse, è la più grossa stronzata del secolo. Non è che perché io devo fare i campionati europei devo distruggere le altre squadre facendo tre partite a settimana. Nessuno alza mai la voce, la UEFA c’ha da perdere, dovrebbe essere al nostro servizio, invece sembra che noi siamo al servizio della UEFA».

DIRITTI TV – «Ho dato la strada dell’autonomia e della maturità, siamo tutti industriali ma se siamo legati al passato allora siamo industriali superati, ho cercato di aprire una riflessione. Non dico sia il modello De Laurentiis, dico che è un modello che funziona, potrebbe determinare anche la ricchezza dei club minore, l’importante è dotare i club medio-piccoli di una capacità economica per competere anche con quelli medio-grandi, altrimenti si ha un torneo squilibrato. Quando arriva una squadra femmina che gioca con una squadra minore, allora perde, si ferma. Il campionato è tutto da rivedere, bisognerebbe mettere dei premi, mettendo quel fatturato in più che ho scritto si potrebbero mettere premi. Poi metterei un obbligo, non ci si può sempre far dare giocatori in prestito, il 65% di quegli introiti bisogna investirli sul mercato».

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