2020
Ulivieri sicuro: «Se il calcio non riparte andrà in sofferenza economica»
Il presidente dell’Associazione allenatori, Renzo Ulivieri, ha parlato alla Gazzetta di Parma della ripresa del calcio
Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione allenatori, ha parlato alla Gazzetta di Parma della ripresa del calcio. Le sue parole.
RIPRESA – «Tutti i calciatori e tutti gli allenatori hanno voglia di tornare a giocare a pallone. Credo che sia anche normale. E poi, dietro, e bisogna dirlo senza vergogna, c’è dell’altro. Tutti parlano di economia e tutte le categorie, giustamente, denunciano le loro difficoltà. Se invece lo fa il calcio diventa uno scandalo. Il calcio è in grave difficoltà se non riparte. C’è anche questo discorso da fare, legittimamente come fanno tutte le categorie».
STIPENDI – «Nell’azienda calcio ci sono centinaia, anzi migliaia di persone che guadagnano per mantenere la famiglia. Tutti guardano a quelli ricchi, ma noi dobbiamo pensare a quelle persone che con il calcio arrivano semplicemente a fine mese. E vanno salvaguardati e lo si può fare se il lavoro riprenderà. E senza imbarazzi. Il discorso economico lo possono fare tutti e quelli del calcio no?».
PROBLEMI ALLA RIPRESA – «La pausa è lunga, molto lunga. Più di quella estiva tradizionale. Una pausa durante la quale i giocatori si sono comunque allenati ma lo hanno fatto in casa, con tutti i problemi che ne derivano. Quindi si è perso tanto dal punto di vista fisico. Quindi adesso c’è da riprendere. E il tempo c’è, senza problemi. Anche perché oggi il concetto di preparazione è cambiato: una volta per una settimana non si toccava la palla, adesso si gioca dopo tre giorni. Difficoltà ci saranno, per la parte fisica ma anche tecnica e tattica. Però quando si parla di serie A, si parla di giocatori evoluti, che conoscono bene il loro ruolo. E anche gli staff sono molto evoluti, preparati».