2020
Dossena: «Scudetto, dico Juve. Ex moglie di Mancini? Ecco la verità» – ESCLUSIVA
Giuseppe Dossena è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per fare il punto sul futuro del campionato di Serie A
L’ex calciatore Giuseppe Dossena ha parlato ai microfoni di Calcionews24.com del futuro della Serie A, della lotta Scudetto, della mancata cessione della Sampdoria e del presunto flirt con l’ex moglie di Roberto Mancini, suo compagno in blucerchiato.
Che opinione si è fatto sul caos relativo al taglio stipendi?
«Questo è veramente un tema scottante. L’AIC, al posto di prendere decisioni, delega i calciatori e li lascia in situazioni imbarazzanti. Così ci sono calciatori in scadenza che vorrebbero tutto, ci sono altri a cui la società ha promesso qualcosa. L’Assocalciatori doveva porsi come interlocutore unico e rappresentare i calciatori, allora forse si sarebbe cominciato a mettere in piedi un calcio veramente diverso. In questo modo, invece, l’AIC è stata delegittimata. Anzi, si è delegittimata lei stessa, quando invece avrebbe potuto uscirne rafforzata».
Sarà ancora la Juventus a vincere secondo lei, se la Serie A riprendesse?
«Penso di sì, anche se la Lazio era tanto vicina a poterlo fare. Quello che succederà dopo la ripresa è veramente un’incognita. È l’unica squadra che ha tenuto tutti i giocatori a Roma, questo è da sottolineare».
Sulla mancata cessione della Sampdoria: ci potrà essere una riapertura?
«Penso di no, c’è stata una forzatura. Ritengo che chi stava per comprare abbia sottovalutato Ferrero e forse lo ha messo troppo presto al muro, ma sono mie sensazioni. Sul piano della gestione della comunicazione qualcosa è stato sbagliato. Gli americani hanno tenuto poco conto dell’interlocutore, che qualche volta dev’essere coccolato e rassicurato per ottenere ciò che si vuole. La loro fretta di chiudere, forse perché interessati relativamente, ha fatto perdere di vista l’obiettivo».
Ha mai più chiarito con Mancini? Come reagì la Samp al presunto episodio di tradimento?
«Io con Roberto ci parlo, lo vedo e nessuno deve spiegare niente a nessuno. Ciò che è uscito è un’invenzione bella e buona, punto. Ma se alla gente piace credere a queste cose che continuino pure a farlo. Nonostante tutto, quello che è uscito non ha incrinato nulla del nostro rapporto».
Intervista a cura di Paolo Priolo.