2020
Lazio, Immobile: «Ripresa Serie A? Vogliamo una risposta»
Il capocannoniere della Serie A e capitano della Lazio, Immobile, ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio
Ciro Immobile è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per fare il punto in casa biancoceleste tra ripresa degli allenamenti, del campionato di Serie A ed emergenza Coronavirus.
ALLENAMENTI – «Io sono d’accordo con i compagni e la società. Il presidente ha detto le cose giuste, sarebbe pazzesco che io andassi a Villa Borghese e non a Formello con sei campi e dove mi posso allenare anche da solo senza incontrare nessuno dei miei compagni. Ci sono quattro ingressi diversi, mi sembra davvero discriminatorio. Molti compagni stanno vivendo questa cosa da soli, senza la famiglia, e questo mi dispiace tantissimo quindi stiamo aspettando notizie che speriamo siano positive anche per far distrarre un po’ la gente. Ho sentito molti commenti di alcune persone chi per il si chi per il no, noi vogliamo riprendere in massima sicurezza e con il permesso del Governo. Se ci sono tutti i presupposti, io penso che la gente voglia vedere di nuovo qualcosa che li fa distrarre in questo momento così difficile. Io sono convinto che non si sta facendo polemica ma si cerca il motivo per cui non ci si può allenare ma si può andare al parco. Vorremo che qualcuno ci spiegasse questa cosa, anche se non rinizierà il campionato vogliamo una risposta. Tante società sono d’accordo a ritornare in campo. Di quelli che conosco, che sentono anche i compagni di squadra, nessuno è contrario alla riapertura. Io non voglio fare polemica ma per tanti è anche un motivo di sfogo il calcio».
QUESTIONE STIPENDI – «Il tempo è sempre meno ma io anche sotto l’aspetto economico non guardo alla Serie A ma penso alla Serie B alle categorie inferiori e alla gente che lavora attorno al calcio che sta vivendo un momento di crisi. Dobbiamo pensare anche alla gente che lavora attorno a noi e che non guadagna come i calciatori, c’è gente che guadagna 1.000 euro e senza calcio non prenderà lo stipendio. Penso ai giornalisti, agli addetti ai lavori e senza il moto calcio rimane tutto bloccato. Ho preferito stare in silenzio perché qualcuno può dirmi che voglio ripartire per i miei interessi ma io voglio ripartire perché voglio tornare a lavoro, a fare quello che mi piace. Non perché sono secondo in classifica poi qualcuno potrà crederci o meno ma è così. Mi manca andare al campo e fare quello che mi piace».
EMERGENZA CORONAVIRUS – «Vi posso garantire che io e la mia famiglia abbiamo fatto tutto quello che ci è stato ordinato dal Governo. Io chiedo spiegazioni come cittadino italiano per capire quando potrò tornare a fare il suo lavoro. In questi mesi mi alleno, gioco alla play, vedo serie tv».