2020
Vieri: «Da Belotti mi aspetto 20 gol. Juve? Prima o poi perderà uno scudetto…»
Bobo Vieri ha parlato sulle pagine del Corriere della Sera, commentando come al solito senza peli sulla lingua
Christian Vieri ha parlato sulle pagine del Corriere della Sera. Queste le parole dell’ex attaccante dell’Inter.
ITALIA – «Era tanto tempo che non vedevo giocare così bene l’Italia, l’ho detto anche a Mancini. Esalta le qualità dei giocatori, vede i giovani e non ha paura a lanciarli senza trascurare qualche vecchietto se lo merita».
IMMOBILE E BELOTTI – «Ciro Immobile è maturato e sta facendo tanti gol, ora però deve fare uno scatto in avanti con la maglia azzurra e non lo dico per criticarlo. Il Gallo Belotti è uno tosto, ma da uno con le sue qualità mi aspetto 20 gol a stagione».
HAALAND – «Haaland è il più forte di tutti e ha fatto bene a scegliere il Borussia Dortmund, la società migliore per valorizzare i ragazzi. Tra un paio d’anni se ne andrà in una grandissima squadra per 200 o forse 300 milioni di euro».
SEI ANNI ALL’INTER – «Sei anni pazzeschi, ho dato tutto e creduto nel progetto. A San Siro c’era un’atmosfera elettrica. Ogni volta che scendevamo in campo per il riscaldamento sentivo il calore e l’affetto della gente».
RONALDO – «Il Fenomeno. Per me il miglior centravanti del mondo, anche fuori dal mondo. Insieme abbiamo passato tre anni fantastici. È stato il primo a fare il doppio passo e correva più forte lui con il pallone che il difensore senza».
MONDIALE 2006 – «Lippi nel 2006 mi voleva portare in Germania. Ma avrei dovuto giocare e al Milan stavo in panchina. Così a gennaio ho scelto di trasferirmi al Monaco, in Francia, però mi sono rotto il ginocchio e tutto è svanito. Il calcio è così».
ALLENATORI – «Da chi mi piacerebbe farmi allenare? Klopp. Mi intriga il suo calcio, veloce e aggressivo. Sta facendo giocare il Liverpool come prima il Borussia Dortmund. Stesso discorso vale per Guardiola».
5 MAGGIO – «Fa parte del calcio. Si vince e si perde. Quella sconfitta ci ha distrutti perché eravamo stati in testa dall’inizio. E subito dopo, l’Italia è stata eliminata al Mondiale dalla Corea. Due botte così ravvicinate hanno lasciato il segno. Però sono state anche un incentivo per ripartire meglio».
RIPARTENZA – «Capisco le istanze del calcio, che stando fermo ci rimette milioni di euro. Ma in questo momento è più importante la gente. La salute viene prima. Quando il pallone potrà ripartire,lo farà».
JUVENTUS – «Scudetto? Ne ha messi in fila otto, prima o poi uno lo perderà. È una questione di motivazioni. Sino adesso non è stata particolarmente convincente, però è in testa in campionato, negli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia. E con Cristiano Ronaldo si gioca sempre per vincere».