2020
Diaconale: «Spero che il Governo non si faccia influenzare dalle pressioni dei tifosi juventini»
Arturo Diaconale attacca nuovamente la Juve e i suoi tifosi. Le parole del portavoce di Lotito
Nuovo attacco di Arturo Diaconale. Ecco le parole del portavoce della Lazio tramite il suo profilo Facebook ed il consueto “Taccuino Biancoceleste”.
«La ripresa degli allenamenti delle squadre in vista della conclusione del campionato che secondo i tifosi juventini dovrebbe far adottare al governo una decisione ispirata alla tesi che Luigi Einaudi proponeva a beneficio di tutti i cittadini, quella dell’eguaglianza dei punti di partenza. Ma che c’entra Einaudi con la ripresa degli allenamenti? C’entra, perché la proposta dei tifosi juventini può essere sintetizzata nella formula dell’“uguaglianza dei punti di ripartenza”. Nel senso che a loro parere, poiché ci sono alcune squadre che hanno permesso ai propri giocatori di allontanarsi dall’Italia mettendosi nella condizione di dover essere sottoposti a quarantena prima di riprendere gli allenamenti che dovrebbero precedere la ripresa del campionato, la data di inizio di questi allenamenti dovrebbe essere fissata solo dopo il rientro di chi è all’estero e la fine della loro quarantena. Il tutto per non dare alcun vantaggio a chi ha preferito non dare permessi di espatrio nella previsione che presto o tardi si sarebbe ripreso a giocare e nella consapevolezza che i permessi avrebbero allungato a dismisura il tempo della ripartenza degli allenamenti e del campionato. È lecito immaginare che a favorire questi permessi abbia pesato anche la convinzione che il campionato andava considerato ormai concluso? Ed è troppo auspicare che il governo non venga influenzato dalla pressione dei tifosi juventini per una “eguaglianza dei punti di ripartenza” che però rappresenterebbe una ingiusta penalizzazione per chi ha avuto un comportamento virtuoso ed un premio non giustificato per tutti gli altri? Buona Pasqua a tutti, soprattutto ai tifosi juventini che mi permettono di lanciare qualche polemica in nome e per conto di quelli laziali!».