2020
Nicchi: «Gli arbitri sono i soggetti più a rischio e potremmo ricominciare senza VAR»
Il capo dell’AIA, Marcello Nicchi, ha parlato a La Domenica Sportiva dell’emergenza Coronavirus e della possibile ripresa della Serie A
Marcello Nicchi ha parlato nel corso de “La Domenica Sportiva” dell’emergenza Coronavirus e di come gli arbitri sarebbero i soggetti più esposti. Queste le parole del presidente dell’AIA.
RIPARTENZA – «Noi siamo pronti, gli arbitri sono rispettosi delle disposizioni, stanno lavorando tecnicamente in video conferenza con gli organi tecnici, ma prima di passare alla fase due c’è da preoccuparsi: gli arbitri sono i più a rischio perché si muovono da soli, con i treni, gli aerei, frequentano aeroporti, stazioni. Bisogna ponderare tutto perché non si possono mandare gli arbitri allo sbaraglio senza garanzie. Se ripartiamo, chiederò di sapere quali campionati ripartono e quali garanzie offrono. Se riparte il campionato saremo pronti, come ancora non lo sappiamo».
VAR – «Ripresa senza Var? Potrebbe essere una cosa che ci viene costretta. Come sapete oggi la VAR viene fatta in furgoni, ambienti angusti, vicini ad altri operatori che non sai chi ha frequentato prima di arrivare lì. Si rischia che non ci siano le distanze di sicurezza, io auspico che non accada, ma potrebbe esserci anche questo problema. Questo però è un discorso della Serie A, ma mi preme il discorso dei Dilettanti: come si fa a mandare un ragazzo di 18 anni in campi di provincia dove non saprà a cosa va incontro? Se dovessimo ripartire domani, noi non ci saremmo. Gli arbitri sono preoccupati di poter rivedere le proprie famiglie, e bisogna cominciare a ragionare prima sulle cose. Io spero che il VAR ci sia, se dovesse mancare sarebbe però per un’emergenza sanitaria»