Sarebbe auspicabile un finale di campionato ad alta tensione tecnica e agonistica.
Esattamente come l’UEFA l’anno scorso sognava una finale di Champions tra Cristiano Ronaldo e Messi per mettere a confronto i due più spettacolari calciatori al mondo.
L’arbitro norvegese Orebro, per dare una mano all’UEFA (e a tutte le televisioni che avevano acquistato i diritti per la finale) fece di tutto (riuscendoci) per affossare il Chelsea.
Nell’attuale campionato gli arbitri hanno favorito sinora sia il Milan che l’Inter, ma l’attuale classifica è abbastanza veritiera.
L’Inter resta largamente la favorita del campionato e lo resterebbe anche se dovesse perdere il derby, ma in tal caso renderebbe la seconda parte della stagione più spettacolare della prima ed esaudirebbe il volere delle televisioni a pagamento che sognano un finale testa a testa.
L’Inter a Bari ha fatto meno di quello che poteva contro una squadra inferiore sul piano tecnico mentre il Milan battendo l’ultima in classifica in undici contro dieci per 80 minuti ha fatto quel che voleva.
L’impressione che vuol dare il mondo del calcio è che sarà  un derby vero, una partita che riaprirà  la lotta per lo scudetto (a patto che vinca il Milan), insomma un ritorno al gran calcio, quello delle partite epiche.
L’Inter pareggia con una neopromossa dopo essere andata sotto di due gol e il Milan batte una neoretrocessa in undici contro dieci, che quattro gol li aveva presi proprio il turno precedente contro l’Inter.
Personalmente non credo che si riaprirà  qualcosa anche con l’Inter sconfitta, ma eèbello pensare che possa accadere.
In ogni caso Leonardo e Mourinho recitano la parte del buono e del cattivo contrapposti, sarei tentato di dire della bella e la bestia, un Coppi e Bartali senza bicicletta, un Mazzinghi – Benvenuti per i meno giovani, un Federer – Nadal per i più giovani.
Ma è proprio cosi’?
La Juventus sembra rassegnata a vivere nel ricordo di qualcosa che è stato e che non sarà  più.
Pare adagiata su un prato come la rana che aspetta il bacio del principe azzurro per tornare principessa.
Napoli quarto davanti alla Juve, con la Roma che domenica potrebbe dare la botta decisiva proprio ai bianconeri.
Continua il mistero Fiorentina. Ha un presidente che mette soldi, ha il direttore sportivo più bravo d’Italia, ha grandi giocatori e pronti a diventare grandi, ma il passato, al contrario della Juve che lo ricorda troppo, se l’è dimenticato.
E’ un passato con la finale di coppa campioni, (la prima giocata da un’italiana) con due scudetti e un maestro di calcio (Bernardini) che è stato capace di insegnare al Brasile come vincere il primo titolo mondiale.
La Fiorentina è stata grande a livello internazionale, adesso sembra cullarsi in una dimensione da provinciale che lascia poche speranza al futuro.
Si accontenta di quel che capita ed è un vero peccato.

Franco Rossi