2020
Romagnoli: «Servono sacrifici ma siamo più forti del Coronavirus e lo dimostreremo»
Alessio Romagnoli ha parlato al sito ufficiale del Milan dell’emergenza Coronavirus. Le parole del capitano rossonero
Alessio Romagnoli ha scritto una lunga lettera pubblicata sul sito del Milan. Il difensore rossonero parla dell’emergenza Coronavirus spronando la popolazione italiana a rimanere compatta e a non uscire di casa.
«Milano è la mia casa dal 2015. Amo questa città, così bella, viva, moderna. L’emergenza del Coronavirus, scoppiata in Cina, sembrava lontana, ma era chiaro quanto fosse una cosa seria, drammatica. Poi, è entrata nelle nostre vite, il primo caso in Italia, i contagi si sono moltiplicati, giorno dopo giorno. Il Covid-19 è un avversario subdolo e (per ora) inafferrabile. L’unico modo per metterlo in fuorigioco è seguire le indicazioni degli esperti, essere sempre responsabili, restare a casa.
Dovremo fare dei sacrifici, ma la salute conta di più del calcio, dello sport che amo. Dovremo evitare posti affollati e faremo il nostro ‘smart training’. Arrivederci Milanello. Limiteremo al massimo gli spostamenti, da fare solo se necessari. Dobbiamo restare a casa il più possibile se vogliamo cercare di invertire questa diabolica escalation e vedere finalmente calare il numero dei contagi e dei decessi, mettere il Covid-19 all’angolo.
A Milanello, ieri, ci siamo guardati negli occhi. Tutti d’accordo: era necessario, almeno per un po’, fare ciò che è stato giustamente chiesto a tutti, non uscire dalle proprie abitazioni. Stare con i propri cari. Possiamo essere d’esempio, e, se per qualche giorno non ci ritroveremo al campo, vorrà dire che ci terremo in forma a casa con programmi personalizzati. Faremo lo ‘smart training’, appunto. Salterà anche qualche cena con gli amici, ma sarà ancora più bello abbracciarci quando tutto questo sarà finito.
Se vogliamo accelerare i tempi, serve da parte di tutti un forte senso di responsabilità. Come capitano del Milan, sono orgoglioso che il Club abbia deciso di fare una donazione ad Areu, impegnata quotidianamente in Lombardia per fronteggiare l’emergenza. Leggo di tanti nostri tifosi che si stanno attivando per cooperare, aiutare, devolvere il rimborso dei biglietti acquistati per la nostra partita a porte chiuse e quelle rinviate. Tutto a favore di chi sta combattendo notte e giorno per il prossimo. È un magnifico gol dei nostri tifosi. Anch’io e i miei compagni saremo a loro fianco, siamo pronti a seguirli. Il Milan è anche questo, è una straordinaria comunità: aperta, inclusiva, che grazie a Fondazione Milan può farci giocare di squadra in questa sfida collettiva al Coronavirus.
Siamo più forti del Covid-19, e lo dimostreremo. Non angosciamoci se la nostra città sarà semi-deserta, non importa se per un po’ le nostre abitudini saranno stravolte. In gioco ci sono i nostri cari e dobbiamo pensare a chi è più vulnerabile. Sono certo che lo faremo tutti, con cuore e responsabilità. E sarà ancora più bello tornare ad abbracciarci, guardarci negli occhi, con gratitudine e il cuore più leggero.
Milano e l’Italia saranno ancora più belle. Lo stadio avrà una magia speciale, perché alle spalle avremo ottenuto la vittoria più importante. E allora, #iorestoacasa. Fatelo anche voi, facciamo squadra. Tutti».