2020
Cutrone: «Sarò sempre legato al Milan. Io e Lautaro ci assomigliamo»
Patrick Cutrone ha rilasciato una lunga intervista al settimanale SportWeek, dove parla a tutto tondo della sua vita
Lunga intervista rilasciata a settimanale SportWeek da parte di Patrick Cutrone. L’attaccante della Fiorentina si è raccontato a 360° sia dentro che fuori dal campo. Le sue parole.
PROVINO CON L’INTER – «Quel giorno eravamo tantissimi. Alla fine mi dissero ‘ti richiameremo sicuramente’, invece non seppi più nulla. Feci un provino al Monza, e quella soluzione mi stava bene. Ma quando arrivò la chiamata del Milan non ci pensai un attimo. Al provino segnai quattro gol: bastarono. In realtà mi avevano già scelto».
GATTUSO – «E’ stato un bel rapporto. Siamo due persone dirette, che si dicono le cose in faccia. Una volta, a Bologna, mi sostituì e borbottai: il giorno dopo gli chiesi scusa. L’ultimo periodo mi fece giocare di meno, ma non mi va di parlarne. Ha dimostrato di tenerci a me, in allenamento mi stava dietro, mi diceva dove migliorare. Su questo non posso dir niente».
MILAN – «Con i se e con i ma non si fa la storia. Neanche la mia. Se è andata così, vuol dire che doveva andare così. Non posso sapere cosa sarebbe successo se fossi rimasto a Milano. Di sicuro non mi interessa guardarmi indietro».
TRE ATTACCANTI FAVORITI – «Numero uno, Lewandowski. E’ il più forte per la tranquillità, la naturalezza con cui fa le cose. Due, Higuain: gioca di squadra, facilità di smarcamento, di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Infine Lautaro: ci assomigliamo un po’ per determinazione e spirito di sacrificio. Entrambi aiutiamo la squadra. E poi c’è Ibra, ma lui è fuori categoria. Lui sa e può fare tutto».
GOL – «La cosa detta sul mio conto che mi fa più incazzare? Quando dicono che sono solo uno da area di rigore. Il gol per me? Una dipendenza. Perciò spero di farne tanti»