2020
Lazio, da Milano a Roma: dalla sconfitta di San Siro alla vittoria dell’Olimpico davanti a 70.000 spettatori
Lazio, un girone intero senza sconfitte per i biancocelesti che ieri hanno battuto l’Inter e agganciato il secondo posto
Da San Siro all’Olimpico da Milano a Roma, da Inter a Inter. L’evoluzione della Lazio di mister Inzaghi passa proprio dalla squadra di Conte. Passa da quella sconfitta, l’ultima in campionato, a Milano in una partita in cui i biancocelesti avrebbero meritato sicuramente di più. Da quella gara sono passati quattro mesi, la Lazio ha scalato la classifica, ha vinto o al massimo ha inciampato in qualche pareggio fino ad arrivare a ieri, a giocarsi un match point contro i neroazzurri.
Le sfide tra Lazio e Inter anche in passato sono sempre state affascinanti e spesso ci si è giocato molto: basti pensare al famoso 5 maggio o a quel 20 maggio che in modo crudele consegnò la Champions ai neroazzurri. Ieri la squadra di Inzaghi ha disputato una gara a viso aperto, senza paura, con la freddezza di chi ora finalmente crede nelle sue possibilità. La vittoria di ieri è frutto del lavoro del tecnico, di un lavoro lungo quattro anni, fatto di tante gioie ma anche di sconfitte brucianti che hanno aiutato anche i giocatori a crescere sotto il profilo mentale. La Lazio in questi mesi ha vinto gare che fino alla scorsa stagione non avrebbe mai portato a casa, ha ribaltato situazioni da cui sembrava impossibile uscire come quel famoso primo tempo con l’Atalanta.
Nessuno guarda la classifica, e tutti la guardano come è giusto che sia perché ora è difficile nascondersi; è vero che le pressioni sono tutte sugli altri ma è anche vero che ora la vetta si trova solo a -1. Comunque andrà i biancocelesti saranno stati protagonisti di un sogno, inimmaginabile ad agosto. Questa squadra e il suo allenatore hanno ridato dopo quasi vent’anni ai tifosi la voglia di sognare, l’entusiasmo di tornare all’Olimpico come ieri. In 60.000 per novanta minuti a dare la carica, ad esultare e ad applaudire questa squadra al triplice fischio. Gara dopo gara, fino alla fine, per continuare a sognare.