2020
Il 2020 del nuovo Napoli, per dimenticare l’annus horribilis di Ancelotti
Il 2020 del Napoli sarà l’anno da cui ripartire dopo un 2019 avaro di soddisfazioni. Ecco la missione di Gattuso
Il 2019 di Carlo Ancelotti al Napoli doveva essere l’anno della svolta, quello che avrebbe realmente segnato la storia recente della società azzurra. Dopo dei primi mesi in cui si erano visti alti e bassi, completamente giustificati dal fatto che gli azzurri dovevano passare dalla mentalità sarriana a quella di Ancelotti, sinonimo di vittorie, con un gioco diverso, ci si aspettava di ottenere qualcosa e di porre le basi per un campionato, quello 2019-2020, da veri protagonisti.
Fallimento totale
Non è stato così. La prima parte dell’anno appena concluso è stata quella della delusione nelle coppe: con una Juventus che correva troppo veloce, ci si aspettavo che Carletto facesse fede al titolo del suo libro – “Preferisco la Coppa” -, ma in realtà sono arrivate batoste anche nei trofei ad eliminazione diretta. La doppietta di Piatek, appena arrivato a Milano, eliminò subito i partenopei dalla Coppa Italia, mentre in Europa League, con un avversario di livello superiore come l’Arsenal, i partenopei non sono riusciti in alcun modo a dire la loro.
Con un mercato estivo fatto di colpi interessanti come Lozano e Manolas, ci si aspettava che, stante anche il cambiamento in panchina della Juventus, il Napoli potesse quantomeno lottare per il campionato. Anche in questo caso, i risultati sono mancati, assieme a un’identità di gioco mai veramente ottenuta dalla compagine azzurra. Le uniche note liete sono arrivate in Champions League, con un passaggio del turno e due grandi prestazioni con il Liverpool che, però, non hanno potuto evitare l’inevitabile: esonero, con l’ex tecnico di Milan e Real Madrid (tra le altre) che si è subito accasato all’Everton.
Necessario un 2020 eroico
Il nuovo anno, per il Napoli di Gennaro Gattuso, deve essere sinonimo di impresa. Gli azzurri hanno 11 punti di distacco dalla zona Champions League e davanti le contendenti non hanno intenzione di fermarsi. Servirà, pertanto, un girone di ritorno perfetto, pieno di vittorie e senza possibilità di errori. I partenopei hanno l’obbligo anche di provarci in Champions League, laddove ci sarà una doppia sfida per cui sarà necessario, con tutta probabilità, un miracolo sportivo, contro il Barcellona di Leo Messi. Con il nuovo allenatore e una serenità ritrovata nel gruppo e nell’ambiente, ora il Napoli si vuole mettere alle spalle un 2019 iniziato con grandi aspettative ma finito nel peggiore dei modi. L’ultima partita, la vittoria a Reggio Emilia con il Sassuolo, può essere un grande slancio per un nuovo anno che cancelli le delusioni di quello precedente e riporti l’entusiasmo a cui Napoli è stata abituata nelle scorse stagioni.