Inter, Eto'o: "Lottare per vincere più bello dei record personali" - Calcio News 24
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2009

Inter, Eto’o: “Lottare per vincere più bello dei record personali”

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“Il mio record è l’obiettivo della squadra. Lottare per il campionato è più bello di far 45 gol”, spiega Samuel Eto’o a Roberto Scarpini, nel corso di A tu per tu, in onda su Inter Channel. “Se possiamo lottare con il Milan – prosegue il camerunese -, squadra che nonostante abbia pareggiato sta bene, sarà¡ bellissimo. Lo scudetto? Nella vita tutto è possibile. Adesso dobbiamo lavorare per renderlo possibile. Lavoreremo e lotteremo in ogni partita per trasformare qualcosa che al momento è difficile in possibile”.

Con Eto’o Roberto Scarpini parla poi di Javier Zanetti, acclamato dal pubblico del “Meazza” contro il Bologna: “Se lo merita. à? il giocatore perfetto, il compagno ideale, è l’amico che tutti vorrebbero avere, se lo merita, voglia Dio che vada avanti così per molti anni nel calcio, e nell’Inter, perchè qui finirà¡ la sua carriera. Però quando uno vede come lotta in campo Javier su ogni pallone, sembra sempre un ragazzino di 16, 17 anni che sta iniziando la sua carriera, l’esempio perfetto per qualsiasi ragazzo che vuole vivere una carriera professionistica nel calcio”.

Il camerunese svela poi un sogno, arrivare un giorno ad allenare l’Inter, ma dopo aver giocato l’ultimo anno da calciatore in Spagna: “Sì, il mio ultimo anno: vorrei andare a Maiorca, la squadra che mi ha dato la possibilità¡ di crescere. In questo mondo del calcio, mi ha dato la possibilità¡ di diventare uomo e questa è una cosa senza prezzo. Per questo spero che il mio ultimo sorriso in un campo di calcio sia con il Maiorca. Perchè lì è dove ho sorriso per la prima volta. E poi vorrei tornare qui, qui per allenare l’Inter”.

Ancora Samuel Eto’o: il camerunese si è raccontato ai microfoni di Roberto Scarpini, nel corso di “A tu per tu” su Inter Channel. Un’intervista a 360Ã?°, durante la quale ad Eto’o viene anche rammentato il credo di Leonardo riguardo agli attaccanti che dovrebbero sempre giocare liberi di testa: “A chiunque piacerebbe sentirsi dire così. Io però ho sempre giocato libero nella testa, ho sempre pensato che il calcio sia fatto per divertirsi e per far divertire le persone. E quando sono entrato in un campo di calcio mi sono sempre comportato come quando vai a vedere una bella opera d’arte, devi godertela. Si può vincere, perdere o pareggiare ma bisogna entrare con la mentalità¡ giusta e provare a vincere”. E a realizzare gol meravigliosi come il primo del camerunese contro il Bologna, in collaborazione con Milito : “Un gol non solo dei due attaccanti ma di tutta la squadra. Però è stato un gol bellissimo”.

Eto’o si è soffermato poi a parlare del libro “Samuel Eto’o. I piedi in Italia, il cuore in Africa”, scritto con il giornalista Pierluigi Pardo e pubblicato da Rizzoli: “E’ il mio secondo libro. Si parla della mia vita, perchè è un sogno, un sogno fatto molto bene. E quella frase nel titolo la ripeto spesso, perchè sempre dico che lavoro in Europa ma i miei ricordi, i miei affetti sono in Africa, l’Africa che voglio vedere oggi, domani, dopodomani, e quando finirò di giocare l’unica idea sarà¡ quella di lavorare per migliorare la vita della gente in Africa e come migliorare quanto già¡ fatto di buono in Africa”.

Dall’Africa in generale al calcio africano, in crescita: “Il Mazembe per esempio è arrivato alla finale. Credo che oggi nel calcio non vince chi ha più soldi ma chi lavora di più, chi ci crede e poi dà¡ più di tutti in partita. L’Inter lo ha dimostrato vincendo tutto, quasi tutto: su sei abbiamo mancato solo una coppa. Credo che, l’esperienza che i calciatori africani stanno facendo in giro per il mondo e l’esperienza che gli allenatori africani hanno ottenuto in diversi club europei farà¡ sì che i nostri bambini avranno di più come esempio sportivo e non solo. Adesso magari la nazionale è a un buon livello, le categorie inferiori invece non lo sono, o magari sono meglio della nazionale ma non lo si sa. Credo che quando avremo la stabilità¡ e in ogni categoria avremo lo stesso livello sicuramente avremo una squadra sul tetto del mondo. Se miglioriamo il livello dei campionati la qualità¡ base sarà¡ alta e i giocatori non avranno più bisogno di emigrare in Europa per migliorarsi”.

Ai microfoni di Inter Channel Samuel Eto’o ha parlato di sè e della sua visione della vita, del calcio, e ancora del suo futuro: “Ho sempre ragionato per migliorarmi. Benchè io abbia una visione ampia del calcio africano o mondiale. Mi piacerebbe avere una esperienza da allenatore o selezionatore e poi passare ad altro. Credo che quando sono nato Dio mi abbia dato una possibilità¡. Lavorare per vincere. Mi piace vincere. Ho vinto da giocatore, voglio vincere ancora, però voglio vincere anche da allenatore e quando avrò vinto da allenatore vorrò vincere da dirigente. Voglio crescere sempre e sentire che in ogni tappa della mia professione non ci sia un vuoto. Perchè quando parli con un giocatore è bello poter dire ‘io sono stato al tuo posto e ho fatto questo per vincere’. Poi, da dirigente, poter raccontare come si è fatto crescere il gruppo quando si era allenatore e sempre da dirigente ricordare quando si è vinto da bambino e da adulto in diversi ruoli. Da dirigente si ha una maniera diversa di pensare le cose, ma è importante poter raccontare le diverse maniere di raggiungere il successo in tutte le tappe della vita per far capire che organizzandosi in una certa maniera i risultati arrivano”.

Infine, un pensiero al campionato e alla gara di domani contro il Cesena: “Quando sei un giocatore e vuoi vincere non ci sono partite piccole. Tutti gli avversari sono uguali. A volte ci sono squadre che sulla carta sono più forti, con giocatori importanti, altre meno. Ma tutti noi giocatori di Inter, Milan, Roma o Cesena affrontiamo le partite con lo stesso desiderio. E chi ama il calcio, chi vuole vincere, e sa vincere in questo sport, ha rispetto delle squadre come il Cesena. Se mi viene chiesto se a volte è difficile concentrarsi contro il Cesena, rispondo di no. Io sono un innamorato di calcio e so che la concentrazione è facile da trovare contro Milan o Roma. E’ contro queste squadre, contro quelle come il Cesena che bisogna essere molto concentrati. Le partite sono tutte difficili e spero che mercoledì saremo lì a lottare con tanto rispetto e spero che i tre punti rimangano a Milano”.

Fonte | Inter.it

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