Moratti: “Mourinho rimane anche senza Champions”

Massimo Moratti in un’intervista a “La Stampa” ha parlato a 360 gradi di Inter: eccone gli stralci più interessanti.

“Mourinho resta anche se esce con il Chelsea, la Champions non deve diventare un’ossessione”.

“Avrei voluto Leonardo all’Inter come dirigente.Ã? Guardo con un rispetto speciale al Milan, ha giocatori e tradizione. E’ una squadra di ottimisti, che ha fiducia nel proprio gioco e il merito è al 100% dell’allenatore. Stimo molto Leonardo, è un ragazzo perbene e noto a livello internazionale, all’estero sarebbe stato una figura importante. Fortunatamente per lui ha trovato una strada che gli consente di avere un ritorno ancora più rilevante”.

“Temevamo la Juve, la sua crisi ci sorprende. Bettega è stato un giocatore importante, è più che normale che in momenti di difficoltà  possa dare un contributo e che la società  scelga di puntare sulla tradizione e sulla sua storia. Altri discorsi non mi interessano e non mi permetto di dare giudizi su Bettega per vicende dalle quali è uscito senza problemi, Calciopoli è una storia definitivamente archiviata”.

Lotta al razzismo: “Sono per interrompere le partite, non per un grido isolato ma in caso di continuità  e offese ripetute come è capitato quando abbiamo giocato a Torino. Altrimenti si mette in condizione la gente di pensare ‘lo fanno tutti, allora si può fare. Ritirare la squadra non era una minaccia, ma un’opzione che resta valida. Non fare nulla è la cosa più sbagliata”.

Il rapporto Mourinho-Balotelli: “L’allenatore deve far crescere il ragazzo come professionista usando la tattica che considera migliore, per il momento i risultati arrivano e quindi va bene così. Gli fa un po’ da educatore, tenendo presente che è parte di un gruppo e che un atteggiamento preferenziale non verrebbe accettato troppo a lungo”.