Cobolli Gigli: "La Juventus può ambire al quarto posto. Su Agnelli..." - Calcio News 24
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2009

Cobolli Gigli: “La Juventus può ambire al quarto posto. Su Agnelli…”

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Intervistato in esclusiva da Goal.com, l’ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli, ha espresso il suo parere su diversi temi inerenti sia la Juventus della vecchia presidenza che quella che ha preso in mano la nuova gestione sotto la guida di Andrea Agnelli, Beppe Marotta e Luigi Del Neri. In particolare, dalle dichiarazioni di Cobolli, si evince una certa insoddisfazione per i risultati poco brillanti della squdra,:

Partiamo dallo scudetto: il Milan resta favorita o bisogna fare attenzione anche al ritorno dell’Inter? L’Inter ha un potenziale tecnico e atletico molto elevato. Se i giocatori si ritrovano nello stile di Leonardo, che è un ragazzo che merita grandi apprezzamenti, l’Inter può avere spazio per recuperare in fretta. Quindi penso che il Milan vincerà  lo scudetto, mentre l’Inter arriverà  seconda. Francamente non vedo altre squadre in grado di impensierire rossoneri e nerazzurri”.

Dove vede la “?sua’ Juve a fine stagione?Oggettivamente, ad essere ottimisti come devono esserlo i tifosi, e io lo sono, la Juventus può ambire al quarto posto per disputare i preliminari e tentare di entrare in Champions League l’anno prossimo“.

Cosa manca a questa Juve? Si cerca disperatamente un attaccante, ma visti gol presi nelle ultime due giornate, forse servirebbe qualche difensore in più. O no?Col senno di poi forse era meglio non lasciar partire Trezeguet. Questo è il mio pensiero ma lo pensano anche altri tifosi della Juve. Fatti i conti di quanto costerà  Toni più la buona uscita data al franco-argentino probabilmente avrebbero risparmiato. Ma è facile fare questi discorsi a quattro mesi dall’inizio del campionato. Per quanto riguarda la difesa: sembrava si fosse messa a posto, però gli episodi con Parma e Napoli ha fatto scattare l’allarme e hanno messo in mostra notevoli problemi nel reparto difensivo. Mi spiace perchè Chiellini è ed è sempre stato un baluardo, ma lui da solo non basta“.

Finora Del Neri e Marotta hanno fatto un gran lavoro. Non era facile dopo la disastrosa annata appena conclusasi…Leggo sui giornali che l’atmosfera è buona e che lo spogliatoio ha reagito benissimo all’arrivo di Del Neri e Marotta. Anche se, a giudicare da quello che è stato fatto finora, francamente, in questo momento i risultati del buon lavoro non si vedono“.

Fosse stato ancora al comando della Juve, come si sarebbe comportato in estate? Avrebbe preso 12 giocatori, visto che la Juve era da rifondare, solo 4 o 5 campioni? Molti tifosi la pensano cos씦 Io, anche quando ero presidente della Juventus, davo delle opinioni molto generali e soltanto sulla gestione sportiva. Per il mercato lasciavo a chi doveva occuparsene. L’unica cosa che mi ricordo molto bene è che puntavamo molto sui giovani italiani e ne avevamo molti in portafoglio. Alcuni di loro, anche per colpa nostra se ne sono andati. Per esempio Criscito e forse anche Palladino. Altri se ne sono andati successivamente. Ora è facile parlare di Giovinco, ma il ragazzo sta dimostrando ottime cose a Parma. Io avevo visto e vissuto una Juventus con una politica improntata sui giovani italiani. Oltretutto doveva esserci anche una politica di riduzione di costi del monte ingaggi dei giocatori. Adesso mi sembra che in corso Galileo Ferraris stiano improntando le cose in maniera diversa e non credo che la Juve in questo momento abbia le risorse finanziarie per poter fare una campagna acquisti sostanziosa. Anche perchè mi risulta che sia l’anno scorso che quest’anno abbiano perso qualcosa a livello finanziario. E anche quest’anno le prospettive, mancando la Champions League non siano rosee. Quindi: o gli azionisti, gli Agnelli si decidono a fare un aumento di capitale, oppure credo che ci sia poco da fare per comprare grandi campioni. Si potranno fare, eventualmente operazioni a parametro zero o qualche scambio. Ma la qualità  resterebbe la stessa“.

C’è qualche giocatore che avrebbe voluto portare a Torino quand’era alla presidenza?All’epoca avevo un pallino per Crespo ma costava troppo. Mi è sempre piaciuto anche Seedorf: un giocatore dalle grandi qualità  tecniche. Mi è sempre piaciuta la sua genialità  e la sua classe, sebbene la sua carta d’identità  non è più verdissima. Un altro giocatore su cui avrei puntato tantissimo era De Rossi, ma la Roma l’ha sempre dichiarato incedibile. Dunque è restato un sogno sia per noi che per altre squadre“.

E’ rimasto in contatto con l’ambiente Juventus? Si sente ancora con Jean Claude Blanc?Non sono più in contatto con nessuno, se non con alcuni giocatori. Per me quando una cosa è finita è finita. Bisogna guardare avanti e pensare soltanto al futuro. Io sto pensando ora a cosa fare nella mia vita e non penso più a quello che è stato. Sento ancora qualche giocatore, quelli con cui c’è stato un rapporto di amicizia durante la mia presidenza“.

La Juventus di quest’anno ha due punti in meno rispetto a quella tanto bistrattata allenata da Ferrara l’anno scorso. Eppure nessuno protesta in maniera veemente. L’anno scorso tutti si accanivano contro i bianconeri e la sua dirigenza…Io credo che sia accaduto un fatto fondamentale: la famiglia Agnelli ha deciso, di fatto, di prendere in mano le redini della Juve. E l’arrivo di Andrea Agnelli alla presidenza ha caricato i tifosi, che hanno uno smisurato affetto per lui. Andrea lo stimo moltissimo: ha grandi capacità  imprenditoriali e grandi doti di comunicatore. Dunque i tifosi ora hanno la pazienza di aspettare mentre quando c’ero io alla presidenza la situazione era diversa. Ero una persona qualsiasi, un a persona di passaggio e nonostante battemmo la Lazio in casa all’ultima giornata e riuscimmo ad arrivare secondi alle spalle dell’Inter, fui invitato pesantemente dai tifosi della curva ad “espletare funzioni corporali”. Quindi l’atmosfera è decisamente cambiata ed è quella giusta. Andrea Agnelli s’è preso una grossa responsabilità  e la sua famiglia, impegnandosi direttamente dovrà  prendersi tutte le responsabilità  nei confronti di questa squadra come è sempre stato fatto in passato“.