2009
Roma, previsti tempi lunghi per la cessione
Mancano venti giorni alÃ?Âla scadenza fissata da Unicredit per la presentazione delle offerte vincolanti, ma per la vendita della Roma non ci sono novità all’orizÃ?Âzonte.
Dopo aver abbandonato l’idea di dare vita a una short list, considerato il numero esiguo di potenziali acquirenti, la banca, afÃ?Âfiancata dall’advisor Rothschild, probabilmente farà slittare ancora i termini per la presentazione delÃ?Âle offerte. I tempi sono ancora lunÃ?Âghi e l’impressione è che sia destiÃ?Ânata ad andare avanti la gestione di Unicredit, con Rosella Sensi che resterà a capo della società .Ã? Almeno fino a fine stagione. Che i tempi siano ancora lunghi lo dimostra anche il fatto che non si è proceduto ancora alla costituÃ?Âzione della Newco e alla scissione della Roma da Italpetroli. AdemÃ?Âpimenti tecnici non solo necessari, ma addirittura fondamentali per la vendita della società di calcio.
STALLO – I manager di Unicredit stanno cercando di capire ancora la consistenza della misteriosa cordata americana, rappresentata dallo studio Tonucci, ma sembra di essere ancora in alto mare. Un importante dirigente della banca, che si occupa del dossier- Roma,Ã? ha confidato che la situazione deÃ?Âsta un certo imbarazzo negli uffici di piazza Cordusio. Unicredit era convinta di vendere la Roma un mese dopo aver ottenuto il mandaÃ?Âto dalla famiglia Sensi ad Angelini, ma l’imprenditore farmaceutico non ha dato seguito alle sue iniziaÃ?Âli manifestazioni di volontà . L’uniÃ?Âca offerta pervenuta alla banca è quella del gruppo Angelucci, i cui legali sono stati anche gli unici ad aver ritirato la due diligence dalla data room, già prima di Natale. Una volta esaminato il carteggio e i numeri, gli analisti della Kpmg, l’advisor scelto dagli Angelucci per studiare il dossier Roma, hanÃ?Âno preso tempo. La prima offerta di Angelucci è stata di 86 milioni, potrebbero rilanciare ma da allora non sono stati fatti passi avanti.La famiglia romana si è presa una pausa di riflessione fino alla fine del mese, sta valutando la possibiÃ?Âlità di andare avanti. Siamo di fronte a una situazione di stallo, con Unicredit che aveva stimato di ricavare dalla cessione della RoÃ?Âma 150 milioni e che spera ancora che si concretizzi l’ipotesi americana, sulla quale è inforÃ?Âmato anche uno deÃ?Âgli attuali dirigenti della società gialloÃ?Ârossa.
GESTIONE – Di fronte a questa situaÃ?Âzione è molto probabile che i maÃ?Ânager della banca guadagnino alÃ?Âtro tempo portando avanti la geÃ?Âstione della società fino a fine staÃ?Âgione, sperando nel raggiungiÃ?Âmento di un traguardo importante che possa ingolosire qualche imÃ?Âprenditore. Di certo c’è che il pasÃ?Âsivo attuale di ventuno milioni di euro a fine stagione è destinato ad aumentare e per colmarlo bisoÃ?Âgnerà ricapitalizzare o cedere qualche pezzo pregiato della squaÃ?Âdra. Attualmente Unicredit conÃ?Âtrolla i conti della Roma con VenÃ?Âturini, inserito nel Consiglio d’amÃ?Âministrazione, che ha contatti quoÃ?Âtidiani con la Mazzoleni, con comÃ?Âpiti di supervisione e di controllo. I rapporti con il presidente RoselÃ?Âla Sensi li tengono Peluso o FioÃ?Ârentino. La banca si aspetta altre cessioni a gennaio, per abbassare il monte ingaggi. Ma dopo Baptista e Okaka siamo fermi al palo.
Fonte | di G. D’Ubaldo per Il Corriere dello Sport (11/01/2011)