Il presidente della Federazione Gabriele Gravina ha parlato stamane i vari argomenti del nuovo ciclo dell’Italia: da Moise Kean, fino al possibile coinvolgimento di Gianluca Vialli

La vittoria sulla Finlandia nella prima partita di qualificazione ai prossimi Europei segna per l’Italia un nuovo inizio dopo il fallimento Mondiale. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, intervenuto stamane ai microfoni di Radio Anch’io Sport, ha parlato così del nuovo ciclo Azzurro: «Oggi c’è più convinzione nel cercare la politica dei giovani. Per progettare ti serve solo chi può garantirti un arco temporale lungo e l’attenzione che noi abbiamo posto sul dialogo tra Roberto Mancini ed il commissario tecnico dell’Under 21 Gigi Di Biagio è una delle precondizioni per farlo». Gravina ha ovviamente anche puntato i fari sulla stella nascente di Moise Kean: «Ha potenzialità incredibili. Mi ricorda Mario Balotelli, ma auspico che sia più dedito alla crescita personale per evitare critiche in futuro».

Tra gli argomenti trattati, anche quello del possibile arrivo in Federazione di Gianluca Vialli (coinvolto però al momento anche nella trattativa per l’acquisizione della Sampdoria) come capo-delegazione della Nazionale: «La sua disponibilità non è venuta meno ed anzi, si rafforza giorno dopo giorno. Sta riflettendo per cercare i giusti equilibri tra la sua vita personale e professionale, ma il suo interesse è ancora molto vivo». Nessuna preclusione infine da parte del numero uno della FIGC all’eventuale disputa di alcune partite della Serie A in Cina, senza però penalizzare in alcun modo i tifosi.