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De Laurentiis sulla Juve: «Pensar male è inevitabile. Ancelotti a lungo»
Aurelio De Laurentiis affida i suoi pensieri pre Napoli-Juventus al Cor Sport. Tra frasi d’amore ad Ancelotti e frecciate alla Juventus
Aurelio De Laurentiis ha parlato di Napoli–Juve al Corriere dello Sport: «Questa serata ha sempre un suo perché anche in termini sociali. Si grida al miracolo di Milano, ritenuta dagli indicatori di massa, la città guida dell’Europa e mi viene da ridere, perché gli italiani sembra che ignorino il valore di Napoli, di Roma, di Firenze, di Venezia, di Palermo, di bellezze naturali e dunque artistiche turistiche, capaci di attrarre uomini da ogni angolo della Terra. La cultura è qua». La proposta di ADL sul San Paolo: «Sarebbe bello poter far vivere questa nottata a chi vorrà esserci in uno stadio bello come lo è quello della Juventus. A breve firmeremo una convenzione con il Comune per il prossimo decennio e dopo le tanto attese Universiadi cominceremo, mi auguro, a ragionare su un impianto all’altezza di una squadra che da quando è rinata ha dimostrato sempre di volersi migliorare e di puntare in alto».
Il presidente del Napoli ha poi parlato dello Scudetto perso lo scorso anno: «Le ferite, quando sono profonde, restano nell’anima e non nella carne. E quella è aperta e lo resterà per un po’, penso. Che gatta ci covi, sulla conduzioni dei campionati, è un sospetto di parecchi, mica il mio. E che ciò sia un male diffuso in altri tornei, è un fatto. Però vorrei fosse chiaro un aspetto: il Var è stato istituito per evitare errori arbitrali. E se non viene usato con coscienza, pensar male è inevitabile. E di dubbi ne ho tanti nella passata stagione». De Laurentiis ha poi parlato di Ancelotti: «Lui è sempre lo stesso, ti offre la percezione di essere sempre vivo, pure in assenza di risultati momentanei. E’ contagioso con la sua tranquillità, coinvolto ed esigentissimo. Ed ha uno staff incredibile. Resta a lungo a Napoli? Mi farebbe il regalo più bello della mia esistenza. E poi mi permetterebbe anche di andare più spesso a Los Angeles a realizzare ciò che non ho potuto negli ultimi quindici anni. Mi verrebbe da dire, e lo dico anche se immagino poi le battute: ma quante centinaia di milioni di dollari ho perso, in questi tre lustri?». Chiosa sul mercato: «Icardi cotta passata. Mi piacciono Fornals e Lozano».