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Bonaventura carica il Milan: «Fate come a Doha»
Giacomo Bonaventura ha parlato della Supercoppa italiana contro la Juventus e ha riavvolto il nastro dei ricordi
Giacomo Bonaventura non sarà in campo domani sera, tornerà a disposizione solo nella prossima stagione, ma farà un tifo forsennato per i suoi compagni. Jack ha parlato al sito ufficiale del Milan, raccontando la vittoria del Milan in Supercoppa a Doha proprio contro la Juventus e ha spronato i suoi a portare a casa il trofeo: «Giocavamo contro una Juventus fortissima e non eravamo certo noi i favoriti, anzi eravamo nettamente sfavoriti. In effetti eravamo un po’ preoccupati per la differenza di clima e di fuso orario. Tutte cose da assimilare in poche ore prima della partita. Chissà se ci ambienteremo al meglio, ci chiedevamo fra compagni di squadra. Poi, una volta arrivati a Doha, tutto è andato a posto».
A questo punto il racconto di Bonaventura diventa più tecnico: «Era un periodo in cui giocavamo bene, avevamo le nostre idee di gioco, avevamo preparato bene la partita. In effetti, non ci limitammo a vincere il trofeo, per la verità anche sul piano della prestazione riuscimmo a giocare molto bene. Il mio gol? Da quando Suso aveva iniziato a giocare titolare, avevo studiato e capito il suo modo di giocare, avevo assimilato i tempi di inserimento. In quella stagione non segnai solo a Doha su un suo assist, ma anche in altre circostanze»
La sfida si decise ai rigori: «Ero teso ma non troppo. Sapevo dove e come volevo tirare. Ho mirato l’angolo, ho calciato forte ed è andata bene. Lo confesso: se prima della partita qualcuno mi avesse detto che avremmo vinto noi, non ci avrei creduto. In realtà dopo il rigore di Pasalic, ho provato una grande gioia. È stata una bellissima festa, io poi mi fermai a Doha per le vacanze e idealmente continuai a festeggiare. Vittorie così ti ripagano di tanti sacrifici e di tanta fatica negli allenamenti. Gedda? È ora di cercare di vincere qualcosa. Bisogna sfruttare questa partita, perché per il Milan è importante vincere. Ogni anno il Milan deve ambire a vincere qualcosa».