2009
Lecce, De Canio: “Contento per questo 2010, ma il derby…”
Intervenuto quest’oggi in conferenza stampa, l’allenatore del Lecce Luigi De Canio ha ribadito il proprio rammarico nella decisione presa da parte della Prefettura di far giocare il derby a porte chiuse: “Cosa penso della decisione di far disputare il derby a porte chiuse? Penso ci sia poco da aggiungere a quello che si è detto, in tanti si sono espressi su un argomento così delicato. A me interessa porre l’accento sul significato di questa decisione e quindi guardare al problema in maniera più profonda. Quello che si evince da questa determinazione è un problema dell’Italia intera, che si può riscontrare anche in altri tipi di manifestazioni. Il significato di quanto deciso va oltre il calcio, è un problema della società civile, che va oltre lo sport e una singola gara. Il calcio si gioca per la gente ed è una gioia scendere in campo per i tifosi, la cui presenza regola emozioni. E’ già avvilente quando ci sono pochi spettatori, non esiste una gara di calcio senza pubblico. Certo una decisione di questo tipo è un danno sotto tanti aspetti; mi riesce difficile scindere l’aspetto sportivo, dove saremmo penalizzati, da quello sociale. Tutti noi abbiamo a cuore il calcio e vogliamo salvaguardarlo, come tutti i valori della nostra società civile. Un bilancio dell’anno che va a chiudersi? Personalmente sono molto soddisfatto di questo 2010 perchè, anche con delle difficoltà , abbiamo ottenuto dei risultati importanti. Non penso solamente alla promozione in serie A, ma anche al rispetto degli obiettivi economici che ci eravamo imposti. Anche il secondo semestre è stato affrontato allo stesso modo e ci ha portato a dei risultati interessanti, che ci vedono rammaricati per alcuni punti che ci mancano in classifica. Tomovic? E’ un giocatore che per i suoi valori tecnici, per l’età e per la fattibilità economica dell’operazione risponde ai nostri parametri. A volte abbiamo derogato a questi principi per motivi di opportunità ed esigenze, ma noi andiamo avanti in questa direzione. Dispongo di una rosa di 28 calciatori e per assenze ed infortuni il reparto che mi ha messo più in difficoltà è stata la difesa, soprattutto nei centrali, ed in questo settore si concentrano le nostre attenzioni”.