2018
Spalletti vince l’ennesima scommessa: Joao Mario è “rinato”
Da corpo estraneo a uomo in più: così Spalletti ha fatto risorgere Joao Mario, divenuto indispensabile per gli equilibri nerazzurri
Joao Mario si può considerare a tutti gli effetti, un nuovo giocatore dell’Inter. Sì, perchè dopo le incomprensioni con i tifosi e le parole al veleno rilasciate quando militava nel West Ham, il portoghese era sparito dai radar. Poi il ritorno in campo, a sorpresa, tra lo stupore dei tifosi che mai più si aspettavano di vederlo titolare in una partita ma che anzi pregustavano la partenza durante il mercato di gennaio. Nulla di tutto questo. Sufficiente con la Lazio, man of the match contro il Genoa, discreto con Roma e Juventus e importante contro l’Udinese. Possiamo dirlo con certezza: Luciano Spalletti ha fatto un altro miracolo.
Il portoghese, oltre a sfruttare la penuria di centrocampisti nerazzurri bravi nel palleggio, si è rivelato arma fondamentale per far rifiatare i titolari utilizzati in Champions. Ecco perché era necessario recuperare il numero 15, sia per un fattore numerico, sia di sostanza e tecnica. A confermarlo è la prestazione di sabato, nella quale Joao Mario ha alternato le sue capacità di possesso palla, a recuperi da interditore vero: a tratti ricorda quel giocatore ammirato da tutti durante l’Europeo 2016, capace di attaccare, difendere e tenere in piedi la squadra. E ora i tifosi nerazzurri riflettono: chissà come sarebbe andata se contro il PSV ci fosse stato il portoghese. Paradosso dei paradossi…