2018
Napoli, la drammaticità di una notte: Insigne e Hamsik colpevoli assenti ad Anfield
Il Napoli di Carlo Ancelotti ripartirà dall’Europa League dopo un sogno che sapeva d’impresa. Da dove (e da chi) ripartire?
Come l‘Inter anche il Napoli si ritrova di colpo in Europa League dopo aver sognato a lungo un incredibile passaggio dei gironi. Nella visione d’insieme, a entrambe le italiane è stato fatale un pareggio con la peggiore (o migliore) delle avversarie, che da una parta ha aperto un cammino e dall’altra l’ha chiuso. Lo 0-0 del Marakana di Belgrado come l’1-1 di San Siro contro il PSV, con le dovute proporzioni. Due partite che con un esito diverso avrebbero fatto gioire due popoli diametralmente opposti. Sono molte le critiche ai nerazzurri, cosa c’è da imputare sotto il Vesuvio?
La partita di Anfield è stata in tutto e per tutto il simbolo della drammaticità della Champions League. Passa una squadra con tre sconfitte sul groppone su un’altra che non ne aveva ancora subite, con una parata clamorosa al 93′ su un tiro già indirizzato in rete. Ma se c’è qualcosa che può essere detto intorno alla drammaticità, è la mancanza degli attori in grado di recitare in questa sceneggiatura. Perché il protagonista principale, Lorenzo Insigne, dopo aver incantato in lungo e in largo fino a Parigi, è stato il colpevole assente della gara. Da lui si doveva partire per contrapporsi a Salah, da lui si ripartirà per proseguire il cammino azzurro. Ma a mancare è stata anche la cazzimma che dovrebbe essere nel dna della squadra e soprattutto del suo capitano. Uno spento Hamsik che dopo il gol contro la Stella Rossa torna mesto nella sua posizione di regia subendo le fiammate rosse senza poter rispondere. La cresta si abbassa, i dubbi sulla posizione, sull’età e su un futuro che poteva essere in Cina, restano. Per un Napoli che con Carlo Ancelotti dovrà ripartire, dal campionato e dall’EuropaLeague, che a questo punto deve poter essere un obiettivo credibile.