2018
Criscito, amore rossoblù: «Ritorno al Genoa? Ho ascoltato il cuore. Ora torniamo ambiziosi»
Mimmo Criscito, difensore del Genoa, ha parlato del suo ritorno in rossoblù. Ecco le sue dichiarazioni
Mimmo Criscito, in estate, ha deciso di compiere una scelta di vita, l’ennesima. Il difensore del Genoa ha detto addio allo Zenit San Pietroburgo e aveva tante offerte per tornare in Italia ma ha detto sì al suo primo amore, il Genoa. Il calciatore ha parlato così alla Gazzetta dello Sport: «Tante offerte? Eppure sono tornato. “Rieccomi, dov’eravamo rimasti?”: non ho avuto dubbi quando mi ha chiamato il presidente. L’esperienza di San Pietroburgo è stata splendida, ma ciò che provo per la maglia del Genoa è davvero qualcosa di speciale. Io una bandiera? Ormai è sempre più raro trovare giocatori che restano a lungo nella stessa piazza. Qualcuno pensa ai soldi, altri alla carriera o all’Europa. Io ho ascoltato il cuore. Adesso voglio far sì che questa piazza possa tornare a essere ambiziosa». Criscito ha poi parlato dei suoi tecnici: «Spalletti? Mi ha aiutato tanto, soprat tutto nei miei primi mesi in Russia, ma anche altri tecnici, da Lucescu a VillasBoas e Mancini, hanno avuto grande rilievo nel mio percorso professionale».
Il difensore del Genoa ha analizzato l’attuale stagione dei rossoblù, ora guidati da Juric: «Penso che al Genoa, per emergere, manchi solo un po’ di buona sorte. Sin qui la squadra ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Ci mancano due pareggi con Milan e Napoli, oltre alla vittoria con l’Udinese. Ma se pensiamo alle prestazioni, il nostro cammino è stato eccellente e sono certo che ora arriveranno pure i risultati. C’è tutto per riuscirci: giocatori esperti e giovani come Piatek, Kouamé e Biraschi che ci stanno aiutando molto». Chiosa sull’amicizia con il doriano Quagliarella: «Con Fabio ho un rapporto eccezionale. Lo conosco da tanti anni, siamo stati in Nazionale insieme: oltre a essere un grande giocatore, è una grande persona. Le spiego questo: per me sono amici le grandi persone, non i grandi calciatori. E Quagliarella, appunto, lo è. Poi, per carità, in campo non ci sono amici: quando abbiamo giocato il derby, se avessi dovuto dare una… legnata a Fabio, gliela avrei data senza problemi… Ma il rapporto umano è tutta un’altra cosa».