2018
Roma, El Shaarawy: «Mi aspettavo la convocazione in Nazionale, col Real vinceremo»
L’attaccante della Roma, Stephan El Shaarawy, è stato intervistato alla viglia del match di Champions contro il Real Madrid
Domani sera la Roma affronterà in casa il Real Madrid nel match valido per la quinta giornata di Champions League. I giallorossi puntano ad ottenere punti preziosi per passare agli ottavi di Champions e, a voler incidere fortemente nella gara, c’è l’attaccante della Roma, Stephan El Shaarawy. Il “faraone” ha lasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo “As”. Ecco quanto dichiarato: «È un momento molto positivo, anche se so come nel calcio tutto cambia molto velocemente. Devo avere equilibrio e continuità, che mi sono sempre mancati. La presenza di Di Francesco? Da quando è arrivato, mi ha dato molta fiducia. Questa era la chiave, mi fa sentire bene. La mancata convocazione in Nazionale? Non me l’aspettavo, fa male. Ho fatto quasi sempre parte del gruppo Azzurro. Proverò a guadagnarmi la prossima chiamata lavorando ancora meglio. Io e la Roma simili? In entrambi i casi è un problema mentale. Se ottieni grandi cose è perché puoi farlo. Dobbiamo migliorare in questo aspetto. Io prima di chiunque altro. Posso dare molto di più. Un anno fa c’erano anche giocatori importanti e abbiamo raggiunto la semifinale di Champions. Sarà molto difficile, ma vogliamo provare a fare lo stesso».
«Il Real Madrid? Il Madrid è il Madrid, conosciamo la sua forza. Sarà una partita difficile, giocheremo con determinazione perché la qualificazione è fondamentale. E se è come prima, meglio. Giocare una grande partita ci darebbe maggiore consapevolezza della nostra forza. Domani sera vogliamo vincere, ce l’abbiamo già fatta con il Chelsea, con il Barcellona. Purtroppo all’andata siamo arrivati lì con un po’ di paura, ne hanno approfittato e hanno avuto molte occasioni oltre le reti che hanno segnato. Questa volta non dovremo avere quella paura. Conte al Real? Lui è un grande allenatore. In tutte le sue squadre ha affermato il suo carattere, il suo desiderio di successo, la sua fame. Ho un grande ricordo, con lui ho vissuto una bellissimo Europeo, mi ha lasciato molto».
«Chi dovrebbe vincere il Pallone d’Oro? Ronaldo. Sono impressionato dalla sua continuità, come quella di Messi. Quello che continua a fare nonostante la sua età è straordinario. Di Messi ricordo una partita del 2013, quando ha segnato una doppietta al Camp Nou, e la sua qualità nelle partite con poco spazio. Ha preso una palla e dal nulla la ha messa in porta. Cristiano, nel 2016, ci ha segnato un gol qui a Roma prendendo il pallone con il tacco… Sono i migliori. Non saprei dire chi sia il migliore. Totti? Era una delle poche persone con cui all’inizio mi sentivo in imbarazzo a parlare. Hai la sensazione di essere vicino a un monumento. È stato un onore. Obiettivi con la Roma? Prima di tutto, qualificarsi per gli ottavi. E in Serie A dobbiamo essere tra le prime quattro. Voglio tornare in nazionale, segnare almeno dieci gol e finalmente avere continuità. Voglio trovare il mio equilibrio, essere importante per questa squadra».