2018
Dalla Lazio al Torino, la battaglia degli scudetti rivendicati
Scudetti rivendicati: dalla Lazio nel 1915, al Torino nel 1927, passando per il Genoa che reclama il tricolore 1925
La battaglia degli scudetti rivendicati. Sono diverse le squadre che ad oggi reclamano le mani su tricolori datati tra gli anni ’10 e ’20 dello scorso secolo. E’ ormai nota la battaglia portata avanti dall’avvocato Gian Luca Mignogna per l’assegnazione dello scudetto 1915 alla Lazio ex aequo col Genoa. Come scrive La Repubblica, a quel tempo il “Zena” dettava legge e arrivava quasi sempre in finale: gli scudetti, allora, si assegnavano così. Ma nel 1915 la Grande Guerra impedì al pallone di rotolare fino in fondo, e il torneo fu chiuso in anticipo. A conflitto chiuso, lo scudetto andò al Genoa e lì è rimasto. Ebbene, saltò fuori che la Lazio si era effettivamente qualificata per le finali, e il Genoa no. L’apposita commissione messa in piedi da Tavecchio, en passant grande amico di Lotito, dopo attenta indagine ha affermato che uno scudetto ex aequo a Genoa e Lazio per quel 1915 bellicoso si deve davvero assegnare. La pratica non è stata ancora evasa ma neppure archiviata, aspettando prese di posizione dal nuovo presidente Figc, Gabriele Gravina.
Poi, ancora il Genoa. E’ di questi giorni la diatriba tra il club del Grifone e il Bologna, stavolta per lo scudetto 1925, il primo della storia bolognese. Ora lo reclamerebbe Enrico Preziosi almeno per metà, sostenendo irregolarità nelle antiche finali, però il Bologna replica stizzito e parla di “aberrazione giuridica”. Il Genoa tiene molto a quello scudetto perché sarebbe il decimo della sua storia, dunque quello della stella sulle maglie. Infine, in ordine di data, il Torino, che da sempre reclama lo scudetto del 1927 che non fu assegnato ai granata per il cosiddetto “scandalo Allemandi” (c’era di mezzo la Juve) e non andò a nessuno: lo reclamava anche il Bologna, ma, tuttavia, il Toro scrive nei suoi documenti ufficiali di avere vinto sette scudetti più uno. Chissà che quel titolo prima o poi non torni indietro.