Sirigu, un'ora per dare la caccia al record di Marchegiani - Calcio News 24
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2018

Sirigu, un’ora per dare la caccia al record di Marchegiani

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sirigu bis torino inter aprile 2018

Il portiere sardo ha conquistato i tifosi con grinta e affidabilità. Ora mancano solo 59 minuti per entrare nella storia granata.

27 giugno 2017, arriva l’ufficialità: Salvatore Sirigu è il nuovo portiere del Toro. I granata riescono a strappare il portiere ex Paris Saint-Germain alla concorrenza, grazie soprattutto alla volontà del giocatore di tornare in Italia dopo sei stagioni passate all’estero tra Francia e Spagna. Un colpo assoluto, un portiere di alto livello per una squadra come quella di Mihajlovic (l’allora allenatore del Toro) che da troppi anni soffriva di una lacuna in quel ruolo, le papere di Padelli e Hart ancora fresche nella memoria dei tifosi.

Sirigu conquista subito tutti. Personalità e grinta, il tutto senza mai creare casi o situazioni difficili. E’ arrivato, si è messo a fare il suo lavoro e l’ha fatto bene. 46 gol subiti lo scorso anno tra Serie A e Coppa Italia, tutto un altro bottino rispetto ai 64 subiti da Joe Hart nella stagione 16/17 (con una partita in meno) o anche rispetto ai 50 subiti da Daniele Padelli nel campionato 15/16 (tre partite in meno rispetto a Sirigu).

26 anni e un record ora raggiungibile

Le buone prestazioni e il ritorno in Nazionale non sono le uniche soddisfazioni che Sirigu potrebbe togliersi. Sono infatti due partite e mezzo fuori casa che non subisce gol, 242 minuti dal gol di de Paul al 28′ in Udinese-Torino. Reti bianche poi contro l’Atalanta, dove nella ripresa il portiere ha sfoderato almeno tre parate fondamentali a mantenere il risultato sul pari. Vittoria invece contro il Chievo, 1-0 e prestazione di grande attenzione del sardo.

Erano 26 anni, dalla stagione 92/93, che in casa granata non succedeva qualcosa di simile. Al tempo l’allenatore era Mondonico e la difesa granata riuscì a non subire gol fuori casa contro Cagliari, Fiorentina e Ancona, cadendo poi contro il Parma. 301 minuti dunque il numero da battere, che tradotto vuol dire non subire gol prima del 59′ minuto contro il Bologna. Una missione possibile per Sirigu e la sua difesa. Inoltre, quello stesso Toro di 26 anni fa arrivò a vincere la Coppa Italia a fine stagione, accedendo in Coppa dei Campioni. Obiettivo quasi impensabile per il Toro di oggi, ma perché non sognare?

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