2018
Fiorentina-Udinese, top e flop: Benassi leader viola, Eysseric incanta
Fiorentina-Udinese, top e flop: Benassi leader del centrocampo, Eysseric incanta. Nei friulani brilla Behrami, ma Fofana e Pussetto steccano
La Fiorentina c’è. E, con una partita in meno, ha comunque un discreto bottino già incamerato: sei punti contro Chievo e Udinese fanno ben sperare. Stavolta l’uomo decisivo è Marco Benassi, che sale a quota tre in campionato. Ecco le pagelle di Fiorentina-Udinese.
Fiorentina-Udinese: i promossi
BEHRAMI – Invecchia, ma non perde colpi. Anzi, come il buon vino migliora con il passare degli anni. Lo svizzero è straordinario in fase di contenimento, ma è anche il primo uomo ad avere intuizioni invitanti per De Paul.
BENASSI – Motorino instancabile, sta crescendo giorno dopo giorno, partita dopo partita. Sta diventando fondamentale per la Fiorentina per un motivo: fa sempre la cosa facile al momento giusto, senza troppi fronzoli. Il gol decisivo è un premio alla sua applicazione. Bravo anche Chiesa a confezionargli un cioccolatino solo da scartare.
EYSSERIC – Ha piedi di fata, ha qualità da vendere. Insomma, ha tutto per diventare un campione. Le intuizioni viola passano quasi sempre dai suoi piedi. Per diventare inamovibile deve solo cercare di durare due tempi, ma la strada è quella giusta. Pjaca deve fare gli straordinari per rubargli il posto.
Fiorentina-Udinese: i bocciati
SIMEONE – Sportellate tante, cose furbe poche. Davvero poche. E qualche pallone gli arriva pure. Con Troost-Ekong e Nuytinck in marcatura la vita è durissima.
PUSSETTO – La carta a sorpresa di Velazquez non convince affatto. Di palloni ne ha tanti, ma spesso incespica su se stesso. Finisce per essere evanescente. Il cambio nel secondo tempo arriva puntuale. Per la disperazione del tecnico spagnolo.
FOFANA – Spezzare il gioco degli avversari è un conto. Eccedere nei placcaggi degli avversari a centrocampo è tutta un’altra storia. In fase di impostazione sbaglia una quantità micidiale di palloni. Se gioca così, Behrami sarà sempre titolare. Anche perché Mandragora è intoccabile.