2018
La previsione di Marotta: «Milinkovic sarà un campione, non dico altro»
Milinkovic-Savic osservato speciale della Juve? Prima del match contro la Lazio Beppe Marotta ha lasciato qualche indizio: «Da noi però tutti sanno di non poter giocare sempre»
Per essere proprio sinceri, la prova messa in campo ieri da Sergej Milinkovic-Savic contro la Juventus, non è che fosse propriamente di quelle memorabili. Questione di aspettative probabilmente: dopo un’estate in cui il nome del centrocampista della Lazio è stato insistentemente accostato praticamente a tutte le big europee, ci si attendeva qualcosina in più. Tanto male per i biancocelesti, sconfitti dalla Juve ieri pomeriggio, ma poco male per i bianconeri, che hanno portato a casa i tre punti e che avranno la possibilità di continuare ad osservare Milinkovic per il resto della stagione in vista del prossimo mercato estivo. «Milinkovic-Savic è di sicuro un gran talento, diventerà un campione e non posso dire altro – ha detto poco prima dell’inizio del match il direttore generale juventino Beppe Marotta, strizzando ancora una volta l’occhio al serbo – . Savic è un ottimo giocatore, ma noi abbiamo già calciatori di prestigio in rosa e siamo contenti così».
Contenti di sicuro, ma di fatto Marotta non ha negato la possibilità di un nuovo avvicinamento a Milinkovic-Savic, valutato da Claudio Lotito la bellezza di 130 milioni di euro. Sul centrocampista in estate c’era pure il Milan, poi ovviamente il solito Real Madrid… Ai bianconeri è andata anche bene così: il serbo è rimasto alla Lazio e non ha rafforzato nessun’altra rivale, mentre i bianconeri con Cristiano Ronaldo e non solo sono diventati una squadra totale, dove le riserve sono di pari livello ai titolari (solo ieri Massimiliano Allegri ha lasciato ben 400 milioni in panchina a riposare). «Non c’è divario tra prime e seconde scelte, sono tutti titolari alla Juve – ha infatti aggiunto Marotta ai microfoni di Sky Sport – . La scelta di allestire una rosa così competitiva si deve alle tante competizioni che dovremo onorare quest’anno. La dirigenza è molto vicina all’allenatore e infatti in tal senso in questi anni non ci sono mai stati grossi problemi perché tutti i giocatori capiscono di non poter giocare sempre». Quest’anno la prova del nove.
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