2018
Juventus-Lazio, top e flop: Bernardeschi e Cancelo show! Delusione Alex Sandro
Juventus-Lazio, top e flop: Bernardeschi impressiona, CR7 così così, ma la vera delusione è Alex Sandro. Male Milinkovic-Savic
Buon primo tempo della Lazio, ma la Juve vince e convince. Dominando il gioco per gran parte della gara. E’ la solita Juve solidissima quella che si presenta all’Allianz Stadium. Sbaglia poco, rimane concentrata, soffre quando serve e alla fine la spunta. Decisivi i gol di Pjanic e Mandzukic, ma la squadra di Allegri è già molto di più della forza dei suoi singoli. Cristiano Ronaldo compreso.
Juventus-Lazio: i promossi
BERNARDESCHI – Quando la Juventus lo ha strappato con 40 milioni di euro alla Fiorentina i dubbi sull’operazione erano davvero tanti. Ma mai come in questo caso bisogna cospargersi il capo di cenere: sta diventando un giocatore formidabile, di grandissima personalità. Quando prende palla e rientra sul sinistro sembra Robben. E non è un paragone azzardato. Non più. Nasce da lui il gol di Pjanic, nasce da lui l’azione più pericolosa del primo tempo bianconero. L’impressione è che, di partite, quest’anno ne giocherà davvero tante.
CANCELO – Certo, in fase difensiva non è esattamente uno spettacolo. Ma quando spinge regala tante buste agli avversari. Il modo con il quale ridicolizza Lulic ogni volta che lo punta è quasi imbarazzante. E quando mette al centro il pallone del 2-0 fa tutto splendidamente. Le critiche post-Chievo fanno già parte del passato.
WALLACE – Se Mandzukic non riesce ad aprire spazi golosi per Cristiano Ronaldo nel primo tempo il merito è del brasiliano. Che gioca una partita attenta, senza mai perdere la bussola, al cospetto di funamboli offensivi straordinari. Promosso in un crash test che poteva tranquillamente prendere la piega di un incubo.
MATUIDI – Avrebbe benzina per tutti. Corre, corre e ancora corre. Finisce addirittura per fare il terzino sinistro. Quando Alex Sandro sbaglia, lui c’è. Quando c’è da sostenere Mandzukic, lui c’è. Meraviglia.
Juventus-Lazio: i bocciati
MILINKOVIC-SAVIC – Se la mancata cessione ad una big del calcio europeo influisce in questa maniera sulle sue prestazioni Lotito inizierà ben presto a mangiarsi i gomiti. Prova davvero incolore: mai una giocata intelligente, mai uno spunto degno di nota. Ed è pure nervosissimo.
ALEX SANDRO – Ci risiamo: partita svagata, palloni persi in quantità ed errori grossolani, degni dell’Alex Sandro della passata stagione. Allegri troverà anche quest’anno un Asamoah in grado di pungolarlo?