2018
Inter, Fernandez su Lautaro: «Può giocare ovunque, è come Aguero»
Il primo allenatore del Toro si confessa: «Lautaro è umile e concentrato, ha una fame insaziabile. All’Inter per giocare sempre»
Stasera tutti gli occhi del mondo Inter saranno sul debutto dei nerazzurri in questa stagione di Serie A, al Mapei Stadium contro il Sassuolo. La maggior parte di questi, sarà sicuramente sul giovane Lautaro Martinez, la stella argentina che giocherà la sua prima partita nel nostro campionato. Dopo un precampionato sorprendente e il gol da cineteca all’Atletico Madrid, un vero e proprio esame per l’argentino. “La Gazzetta dello Sport” ha intervistato Manuel Fernandez, suo primo allenatore tra le giovanili del Racing. «Da noi è arrivato tardi. Di solito a 17 anni si è già in un grande club in Argentina. Arrivava tardi ma ha fatto tutto di fretta: due anni dopo titolare coi grandi, poi l’Europa».
Un giocatore molto legato alla famiglia: «È esploso tardi perché non voleva lasciare il nido. Anche da noi all’inizio ha avuto difficoltà, ma poi ha causa dell’infortunio del nostro attaccante, lo convocai per un torneo giovanile. In 5-6 partite fece 12-13 gol e i compagni cominciarono a soprannominarlo El Toro. Tutti avevano capito che li avrebbe fatti vincere».
Sulle caratteristiche e sul ruolo, Fernandez non ha dubbi: «Sa giocare bene a pallone con entrambi i piedi, può uscire sia di destro che di sinistro. Può fare tutti i ruoli dell’attacco. Da esterno è veloce e ha dribbling, in area vanta quell’olfatto speciale per il gol. Da 10 sa gestire bene la palla, non la perde mai, ha mille varianti. Posso paragonarlo al Kun Aguero, come lui sa fare tutto, può arrivare ai suoi livelli».
Un ultimo commento sul Lautaro fuori dal campo: «In tre anni ha fatto i salti che di solito si fanno in dieci. Ci si può confondere, perdere la direzione. Invece in lui, di pari passo con la fama, aumentano l’umiltà e la concentrazione. È come se avesse fatto un pieno di fame a casa sua che adesso vuole saziare in fretta. Lo sento spesso, ha scelto l’Inter perché qui può avere più minuti che altrove. Vuole giocare sempre per adattarsi e crescere in fretta».