Spalletti si gode Keita: il jolly d'attacco che rende l'Inter più ricca - Calcio News 24
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2018

Spalletti si gode Keita: il jolly d’attacco che rende l’Inter più ricca

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keita lazio

Ecco Keita Balde, ultimo regalo di mercato per Luciano Spalletti, doti, disciplina e tattica al servizio dell’Inter

Ultimo tassello del puzzle aggiunto. Ora l’attacco dell’Inter fa paura. Luciano Spalletti si gode l’ultimo arrivato in casa nerazzurra, quel Keita Balde rincorso per tutta la scorsa estate e sfuggito per una manciata di milioni al Monaco. A un anno di distanza, il senegalese ha firmato un contratto di un anno con altri 4 d’opzione in caso di riscatto e Spalletti aggiunge un importante freccia al suo già ricco arco. Lui ha tutte quelle qualità che mancavano ed è per questo che l’ha voluto fortemente. A cominciare dalle doti da contropiedista. In una squadra che l’anno scorso arrivava sempre sul fondo, ma faticava a creare la superiorità numerica, dopo Politano si aggiunge un altro uomo in grado di saltare l’avversario diretto in dribbling: a Montecarlo gli è riuscito 30 volte, nella stagione precedente alla Lazio addirittura 53. Al dribbling può seguire il tiro: partendo da sinistra può liberare il destro, il piede migliore, ma sa calciare con entrambi.

Senza dimenticare la disciplina, fattore che Spalletti non potrà trascurare. Alla Lazio Keita ha vinto le partite da solo, scherzato con i difensori avversari e qualche volta un po’ troppo pure con i compagni, in allenamento. È finito fuori rosa, qualche volta pure fuori strada. Ma l’Inter può e vuole far leva su un ragionamento. È stato il senegalese a scegliere l’Italia. E poi il ruolo. Keita nasce come esterno d’attacco: è lì che Vladimir Petkovic, allora tecnico della Lazio, lo fece debuttare in A. La fascia preferita? Keita è un destro che quasi fai fatica a riconoscerlo, perché sa calciare bene anche con l’altro piede. Ergo: facile vederlo a sinistra, altrettanto comodo schierarlo a destra. Il ragazzo è giovane, anni 23, ma con una carriera sufficientemente lunga per veder geneticamente modificato il suo ruolo. Keita ha imparato anche a fare altro. Ad esempio la prima punta, alla Lazio. Oppure il trequartista. Un importantissimo jolly al servizio di Spalletti.

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