2018
Il Milan e il ritorno degli eroi rossoneri
Il rinnovamento del Milan sta poggiando su uno zoccolo duro di ex protagonisti del passato. Passione, attaccamento e professionalità: questo deve essere il mix di ingredienti per tornare a macinare successi
Il Milan che sta nascendo in questa stagione vuole ripartire poggiando su delle basi solide. Il recente approdo di Maldini ne è la palese dimostrazione. Protagonisti del rilancio rossonero devono essere persone competenti, professionali e, soprattutto, estremamente legate al mondo Milan. Ad osservare l’organigramma della società si rischia di fare un tuffo nel passato del Diavolo: l’ex terzino si è recentemente aggiunto ai vari Gattuso (allenatore), Leonardo (direttore tecnico), Daniele Massaro, Franco Baresi, Valerio Fiori. Senza dimenticare le suggestioni, come quelle che vorrebbero riportare a casa Filippo Galli per la gestione del settore giovanile e Ricardo Kakà (per quale ruolo ancora non si sa con certezza).
Tutti questi ex calciatori hanno tessuto la tela dei principali successi del Milan del passato. Oltre all’adempimento delle rispettive cariche, il loro obiettivo sarà quello di trasmettere ai giocatori l’attaccamento alla maglia e la passione per le sorti del Diavolo. Questi devono essere gli ingredienti essenziali per il rilancio rossonero. Poi, chiaramente, la legge del campo prevarrà su tutto. Non bastano gli ex milanisti per tornare al successo e questo Gennaro Gattuso lo sa benissimo: lui è un uomo pratico e non si farà incantare dai sorrisi e dalle pacche sulle spalle. Essere attorniato da grandi amici, prima ancora che colleghi, può essere un bel vantaggio, certo. Ma alla fine nel calcio contano i risultati: Ringhio è consapevole di essere al banco di prova più importante e sa anche che sopra la sua testa aleggia l’ingombrante ombra di Antonio Conte. Le motivazioni di certo non gli mancheranno: ora la palla passa a lui, alla sua garra e alla sua voglia di campo. La missione del nuovo staff rossonero è tracciata: riportare il Milan nei palcoscenici più prestigiosi, quelli che da sempre gli competono.