2009
Pescara, De Cecco: “Cresciamo gradualmente. Brienza? Non penso, ma…”
E’ un Beppe De Cecco molto entusiasta quello che si presenta ai microfoni di pescaracalcio.tv dopo la vittoria odierna in Serie Bwin. Il patron del club abruzzese è un fiume in piena e tocca varie tematiche, dagli obiettivi stagionali fino agli obiettivi di mercato: “Abbiamo sempre detto di puntare tra il 7Ã?°-10Ã?° e confermiamo questa cosa. Questa è una squadra matura e poche volte lo si è riconosciuto in precedenza. Oggi il Pescara è una squadra concreta e matura, ed è questo il nostro salto di qualità che ci potrà dare qualche soddisfazione in più per il futuro. Restiamo comunque con i piedi per terra e ci andiamo a giocare la partita a Novara. L’assenza della tifoseria organizzata? Io sono per la massima libertà ed espressione di tutti, se la nostra tifoseria ha qualcosa da dire o fare lo faccia. Oggi però, forse, allo stadio si poteva stare tutti assieme per festeggiare con la società e la squadra questa vittoria, che con i problemi manifestati dalla tifoseria non sono associati. Oggi assieme potevamo fare un applauso alla squadra che se lo meritava, ed augurare un buon Natale alla dirigenza. Mercato? Lo abbiamo già detto, non ci lasciamo ingannare dalla classifica, anche se dovessimo vincere a Novara. L’obiettivo è quello di fare un campionato buono, con un investimento non possiamo pensare di vincere il campionato o lottare con squadre come Siena e Atalanta, che hanno costi quadrupli o tripli rispetto ai nostri. Sicuramente dal prossimo anno proveremo a fare qualcosina in più, poi negli anni futuri proveremo a giocarcela con tutti. Il salto dalla B alla A è un salto importante, dobbiamo andarci tutti preparati, dalla società , alla tifoseria, fino alla squadra. Brienza? Sogno accantonato, il Siena non lo darebbe mai… Se Briena dovesse essere sul mercato, il Pescara potrebbe tornare a manifestare il proprio interesse. Noi al mercato participeremo, ma solamente per centrare quegli obiettivi che ci siamo posti. Queste però sono questioni che poi gestiscono i nostri dirigenti e vediamo cosa sapranno fare”.