2018
Milan, inizia ufficialmente l’era di Elliott: «Più forti ma rispettando il FFP»
Il Milan ufficializza la formazione del nuovo CdA e conferma un piano di rafforzamento della squadra in linea con le regole UEFA – 21/7/18 – 14.00
Oggi è iniziata una nuova fase della storia del Milan, la seconda dopo la vendita del club al sedicente Yonghong Li da parte di Silvio Berlusconi. Il fondo Elliott, nuovo proprietario dei rossoneri, ha prima annunciato la formazione del nuovo CdA che prevede l’addio dell’ormai ex amministratore delegato Marco Fassone e l’elezione di Paolo Scaroni come presidente. Poco dopo ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui risponde indirettamente alle accuse di Li e afferma la volontà di realizzare un piano di rafforzamento della competitività della rosa «in conformità alle norme UEFA sul Fair Play Finanziario». Il nuovo organo dirigenziale rossonero sottolinea come il TAS abbia «rilevato che l’attuale situazione finanziaria del Club è ora migliore, in seguito al recente cambio di proprietà del Club e per questo ha deciso di revocare l’esclusione dalla prossima Europa League».
«Sono felice di avere l’opportunità di guidare il Consiglio di Amministrazione del Milan e sono grato per la fiducia e il sostegno dei miei colleghi membri del Consiglio. Questo è un momento cruciale nella storia del Club e siamo tutti grati di avere un nuovo proprietario impegnato a riportare il Milan al suo antico splendore. A livello del Consiglio, faremo tutto il possibile per mettere l’allenatore e i giocatori nella posizione di avere successo. C’è molto da fare e siamo ansiosi di sfruttare il momentum positivo creatosi oggi», ha dichiarato il neo presidente Scaroni.
Yonghog Li afferma di essere stato tradito da Elliott e che avrebbe voluto investire nel club – 20/7/18 – 23:40
Yonghong Li ha perso la proprietà del Milan in favore di Elliott e ora è finito nel mirino della Procura di Milano con l’accusa di falso in bilancio e l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali. L’imprenditore cinese non ha chiarito i motivi per cui ha abbandonato i rossoneri nonostante l’enorme investimento iniziale e avrebbe fatto dichiarazioni lontane dalla realtà in merito alle sue possibilità economiche. Li ha voluto rispondere alle accuse con una lettera indirizzata ai tifosi del Milan e pubblicata in esclusiva dal Il Sole 24 Ore in cui attacca con forza il fondo americano.
«È con grande rammarico che, in qualità di Presidente, rivolgo questa lettera a tutti i sostenitori, azionisti e dipendenti della prestigiosa A.C. Milan – scrive Li – L’acquisto dell’A.C. Milan non è stata né una decisione incauta né tantomeno una decisione dettata da una mia infatuazione passeggera; deriva dalla mia passione per la squadra e dalla mia convinzione circa il potenziale economico di un investimento in una delle più nobili squadre di calcio al mondo. Fino al 30 giugno 2018, – prosegue – ho versato quasi 880 milioni a favore dell’A.C. Milan, dei quali solo 280 milioni finanziati attraverso Elliott, mentre ho provveduto personalmente per la restante parte».
L’ormai ex proprietario del club di via Aldo Rossi lancia poi le sue accuse nei confronti di Elliott, reo di aver «orchestrato un default anticipato, non giustificato da alcuna violazione dei covenant del Milan. Non mi ha permesso di realizzare lo sviluppo strategico del club, né concludere una vendita soddisfacente della squadra con un prestigioso acquirente che, al contrario di Elliott, ha un reale interesse e un piano strategico e di investimento di lungo termine per l’A.C. Milan. Inoltre – aggiunge – non mi ha permesso di mantenere la promessa al Sig. Silvio Berlusconi di accrescere il valore e lo standing della squadra che entrambi amiamo».
Nuova inchiesta a Milano, la Procura indaga su Yonghong Li e sull’acquisto dei rossoneri da parte dell’ormai ex patron – 12/7/18 – 12.20
La Procura di Milano indaga su Yonghong Li. Si apre un nuovo scenario legato all’ormai ex patron del Milan. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera edizione online, Li è finito nel mirino della Procura di Milano ed è indagato per l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali. Il cinese, che aveva acquistato il club rossonero lo scorso 13 aprile 2017 per 740 milioni di euro di cui 300 prestati dal Fondo Elliott, non è riuscito a mantenere gli accordi con il gruppo statunitense e ha perso di fatto la proprietà della società.
L’indagine della procura di Milano non riguarda, dunque, il cambio di proprietà del Milan e l’acquisto di Li da parte della precedente gestione Berlusconi. L’indagine riguarda invece la campagna mediatica dell’uomo d’affari cinesi che in più circostanze aveva comunicato di essere in grado di mantenere l’impegno economico con Elliott. La Procura di Milano ha deciso di vederci chiaro e continua ad acquisire i documenti dal Milan e dai vari consulenti. Indagare per rispondere ad un quesito: perché Yonghong Li ha perso 698 milioni di euro investiti nel Milan per ‘soli’ 32 milioni di euro?