2018
Sacchi attacca l’Italia: «Siamo tornati nelle caverne. Mondiale? Dico Spagna o Germania»
Arrigo Sacchi, grande innovatore del calcio nostrano, non risparmia dure critiche all’Italia ed al momento che stiamo attraversando
Sacchi il calcio è abituato a viverlo nel futuro, anticipandolo. E poco collima con l’espressione attuale dell’Italia e delle squadre italiane come conferma Arrigo stesso ai taccuini de La Repubblica: «E’ lo specchio di un Paese incerto e immobile, abituato ad arrangiarsi. A parte il Napoli, siamo tornati nelle caverne, ancora fermi al “primo, non prenderle”». Quindi rincara la dose: «Manchiamo di stile, non abbiamo più un tratto distintivo e il pubblico non lo pretende: è stato abituato alla religione del risultato, altro non interessa».
Quindi il focus si sposta sul Mondiale: «La Coppa è uno spot pubblicitario per il calcio, ma riguarda i giocatori e non il gioco. Dicono più cose il City di Guardiola e il Napoli di Sarri che un Mondiale intero. Ci saranno come sempre momenti di bellezza e di emozione, però non cambieranno il calcio». E dà il suo pronostico sulle nazionali che potrebbero arrivare fino alla fine della competizione in Russia: «Spagna e Germania giocano meglio di tutte. Non dimenticherò mai il 7-1 dei tedeschi al Brasile nel 2014: da una parte il gioco e la squadra, dall’altra un miscuglio di giocatori smarriti e sopravvalutati».